martedì 30 dicembre 2008

Marcia su Roma - 1

Ieri mattina primo allenamento della mia tabella per la Maratona di Roma, primo passo della mia personale marcia.

Sottolineo personale perchè anche se saremo diecimila ognuno correrà al proprio passo, respirerà con i propri polmoni e ognuno avrà il cuore pieno delle proprie cose, saremo tutti uguali e tutti diversi.

Quel giorno il nostro nome sarà un numero: il pettorale, quello sarà il nostro nome sulla strada, quello che saremo poi lo indicherà il tempo all' arrivo, perchè nessuna corsa passa indifferente sopra di noi, tantomeno una Maratona !

domenica 28 dicembre 2008

Cario diario

Domattina inizierò il programma di alenamenti in vista della maratona di Roma del 22 Marzo, sarà la mia seconda 42 km dopo Ravenna nel 2005, quindi era l' ora di tornare sulla distanza leggendaria, o per lo meno di riprovarci, dato che fino a che non l' hai finita non si può dire niente.

Mi ricordo che quando preparai la prima, la sera precedente avevo appena iniziato un diario, tempo fa ho riletto alcuni pezzi e sono stato riportato con precisione a quei momenti, non avevo mai tenuto un quaderno di memorie personali e pochi mesi dopo finita la maratona smisi di scriverlo, ora inserisco in questo post la trascrizione di quella prima doppia volta (Diario e maratona):

Domenica 26-06-2005

Domani inizierò la preparazione per la maratona di Ravenna del 18 Settembre, mancano 84 giorni, diviso 2 fa 42, come i chilometri di una maratona, ogni giorno che passa mi avvicinerò di 500 metri alla linea di partenza.

Inizio questo diario come supporto mentale all’allenamento fisico che sosterrò verso quello che sarà un giorno speciale, uno spartiacque, un evento che che mi farà ricordare le cose con un prima o dopo di, ma anche per non perdere niente di quello che sarà.

Perchè come dice Mauro Covacich la Maratona è un’arte marziale, dove non si inventa niente, o c’è o non c’è nelle gambe, ma ci deve essere anche nella testa, tutto deve tendere a quell’ obiettivo, tenere un diario può essere un modo di fare ordine mentale.

Ho finito oggi di leggere la “Storia dei greci” di Indro Montanelli, immagino un parallelo con i loro, che hanno passato buona parte della loro antichità a farsi guerre ma hanno gettato le basi della cultura occidentale (Filosofia ,astronomia , medicina , teatro, ecc…), mi piace pensare che questi tre mesi saranno per me duri, novanta giorni di “guerre” che non getteranno certo basi così nobili ma comunque per me significative.

Mi è venuta in mente quella frase di Graham Greene in cui afferma: “In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù.”

venerdì 26 dicembre 2008

Vacanze di natale '83


Sottoscrivo in pieno il concetto espresso sopra in "Vacanze di Natale '83", e ho detto tutto.

mercoledì 24 dicembre 2008

Al di fuori dello spazio e del tempo

Stamattina uscita di 15 km , bella corsa rinvigorente.
Nell' ultimo tratto dovevo stare attento alle auto per via della fitta nebbia ed ero un po' teso, però prima c'erano dei km tranquilli, piacevoli, senza macchine.
Km in cui non si vedeva più lontano di 20/30 metri, km in cui avevo la sensazione di correre nel nulla, solo io con la mia musica, al di fuori dello spazio e del tempo.

lunedì 22 dicembre 2008

Non sporchiamo anche questo


"Un pirata tutto nero che per casa ha solo il cielo..."
Così inizia la canzone del grande cartone Capitan Harlock, anni '80.
Continua con "Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà..." e finisce con "Fammi volare capitan senza una meta tra i pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di più".

Mi ricordo che la canzone mi piaceva tantissimo, ed anche lui era un bel tipo, altro che quelli modaioli dei caraibi, il PIRATA è Harlock, punto.

L' ho ritrovata su You Tube, pensavo di trovare tra i commenti post nostalgici di trentenni, invece ci sono solo frasi che si dividono tra chi vuole Harlock fascista o Harlock comunista.

Avete letto bene: Harlock fascista o Harlock comunista, parlare delle tendenze politiche di un cartone animato anni 80, per giunta giapponese credo rientri nella top ten delle cose più inutili da fare al mondo.

A parte questo, ognuno è liberissimo di occupare il tempo come vuole, ma perchè dobbiamo andare ad insozzare di politica anche i ricordi buoni che abbiamo?

Da bambini queste domande non ce le facevamo, perchè non eravamo ancora corrotti dalla politica e dal resto, guardavi Harlock e tutto il resto chiedendoti se era giusto o meno quello che facevano, non come adesso che abbiamo bisogno di sapere il colore prima di esprimere un giudizio.

lunedì 15 dicembre 2008

Mister

Ieri sera sono andato a vedere la prima partita di pallavolo della mia vita, intendo una partita seria, non di quelle che faccio coi miei amici in cui si prende a schiaffoni un povero pallone incuranti delle traiettorie e che terminano con il conto dei traumi.

Era un match importante per la squadra della mia città natale appena tornata in serie A2, quelle partite assolutamente da vincere dopo un periodo così così e contro una diretta concorrente per la salvezza.

Appena entrato dentro il palazzetto sono stato colpito (Non fisicamente) dai mille palloni per aria durante il riscaldamento, mezz' ora di alzate, schiacciate e ricevute (Si dice così ?).
Poi si inizia, lo speaker, un clone di Caressa fuori luogo, incita i padroni di casa, l' allenatore ospite è Carlo Mazzone col vestito buono.

Tre set senza storia, in un' ora e mezza scarsa i "nostri" vengono presi a pallonate in casa loro, ogni tanto provano a rialzarsi d' orgoglio ma poca cosa, mi intenerisco per il mister dato che lo sono anche io (Di calcio), lo osservo sempre più spesso; cambia uomini, indica schemi, si infuria nei time-out.

Della mia prima partita credo che resterà nella memoria l'immagine di quell' allenatore che alla fine assiste impotente al saccheggio, elegante, in piedi vicino alla panchina.

venerdì 12 dicembre 2008

Siamo sempre i giovani di qualcun altro

Oggi una mia amica festeggia 34 anni, era un po' giù al telefono, secondo lei sono troppi, io l'ho rincuorata dicendo che era vero, d'altronde ci sono passato due settimane fa.

Poi sono finito sul forum del sito Corriumbria, molti runner stanno facendo già i conti per la categoria del prosimo anno, credo che vadano di 5 anni in 5 anni, se io dicessi loro (Che sono più grandi di me) di non prendersela per l' ingresso in una categoria più grande, sono sicuro che mi risponderebbero: "Parli bene tu, magari io 34 anni..."

Allora ho capito, per quanti anni puoi festeggiare siamo sempre i giovani di qualcun altro!

martedì 9 dicembre 2008

Sedersi in panchina

Ho giocato per molti anni a calcio, da quest' anno sono diventato allenatore, mi sto accorgendo che è cambiato anche il mio modo di vedere le cose, quelle in ambito calcistico intendo.
Dovrebbe essere una faccenda tipo ex dipendente diventato improvisamente capo, non mi è mai successo (Lavoro per conto mio ma non ho dipendenti) ma credo che possa aiutare a capire meglio per chi non è al dentro del pallone.

Quello che ho notato in questi pochi mesi:

1- Forse perchè ero una punta tendevo ad elogiare quegli allenatori che praticavano un calcio spettacolare ma non vincevano niente (Es. Zeman), e tendevo a denigrare quelli difensivisti (Tipo il Trap), adesso mi è capitato con la squadra in vantaggio di chiudermi con un 8-1-1.

2- Da giocatore dicevo che il campionato amatoriale andava vissuto appunto amatorialmente sfruttando tutte e cinque le sostituzioni in modo da giocare tutti, adesso se gli undici che ho schierato dall' inizio giocano bene trovo difficoltà a fare dei cambi, questo perchè mando a donne di facili costumi lo spirito amatoriale e penso solo a vincere senza crearmi problemi.

3- "Siete tutti uguali, è normale che c' è chi giocherà di più e chi giocherà di meno, però farò in modo ecc.. ecc..." Sapevo che erano parole di circostanza ma ora lo so meglio.

giovedì 4 dicembre 2008

Sono vivo e vegeto

Salve a tutti, riesco ad aggiornare poco il blog in questo periodo, ma non temete, sono vivo e vegeto, anzi, sono vivo, e vegeto.
(Attenzione alla punteggiatura)

sabato 29 novembre 2008

Ora va better

Nella playlist di questa mattina ho inserito anche un paio di singoli dall' ultimo dei Guns n' Roses.
Uno di questi era "Better", in inglese più o meno "Meglio", "Migliore".
Credo sia stata la canzone più rappresentativa per la mia corsa di oggi, l'uscita del fine settimana che ripulisce e libera da tutto, infatti stavo molto better !

giovedì 27 novembre 2008

Chinese democracy

Dopo anni e anni di rinvii è arrivato Chinese Democracy, l' ultimo album dei Guns n' Roses.

Ancora l' ho sentito interamente solo due volte, mi ha però lasciato l'impressione di un buon disco.

Ora mi piacerebbe trovare le traduzioni di tre brani che mi incuriosiscono: Madagascar, Chinese democracy e specialmente Catcher in the rye.

Quest' ultimo titolo è infatti quello originale de "Il giovane Holden", quindi da quelle parti del Cd si dovrebbe parlare dell' indimenticabile Holden Caudfield, grande personaggio per uno dei miei libri preferiti.

lunedì 24 novembre 2008

Pupazzi di ieri e di oggi

Poco fa stavo fessecchiando in rete, quei salti di link in link in cui ci si dimentica da dove si è partiti e dove volevamo arrivare.
Arrivato in un video su you tube mi sono bloccato alla sigla del "Muppet show", quant' è che non rivedevo Kermit, Miss Piggy, i due vecchietti sul palchetto, Gonzo con la sua trombetta e tutti gli altri!
La prima cosa che ho pensato, giuro: Quand' ero piccolo c'erano meno pupazzi in giro per la televisione, quelli di adesso hanno scalzato anche questi che almeno facevano ridere.

giovedì 20 novembre 2008

Quella camminata strana

Tutti i podisti hanno un modo personale di correre, una postura riconoscibile, con qualcuno ci vuole un po' più di tempo per impararla ma alla fine li distinguiamo tutti i nostri simili.

Ad esempio quando li vediamo sbucare dalla collinetta davanti a noi, a cento e più metri, mentre vengono verso di noi iniziamo un analisi iniziale generica, dopo pochi passi già possiamo inserirlo in una delle due categorie: Jogger o Runner.

Se viene incluso tra i runner il riconoscimento diventa più semplice, a questo punto tutto può essere utile, specialmente d'inverno quando ci si veste di più e si corre principalmente al buio, certo, per riconoscere qualcuno basterebbero due passi di numero, ma in media devo osservare un piccolo tratto.

Chissà come sono io visto "dal fuori", le prime volte che correvo credevo di essere una cosa simile ad una statua greca, slanciata ed aggraziata nel suo movimento, poi mi sono ricreduto guardando le varie foto in corsa o le vetrine di passaggio.

sabato 15 novembre 2008

Sempre a zero

E' bello vedere come il tempo che passa non ci abbia cambiati, mi spiego:

Per i miei diciotto anni ricevetti in regalo dai miei genitori una consistente (Per un neo-diciottenne) cifra in denaro, mio padre credeva e sperava che avrei con essi aperto un conto corrente o fatto una cosa da "grandi", insomma qualcosa da persona consapevole.

Naturalmente feci tutto il contrario; ancora senza patente, chiamai due degli amici storici, uno mise la macchina del padre, l'altro la patente e mi feci portare ad acquistare un bellissimo stereo con compact disc, la novità del momento, stereo che oggi, dopo 16 anni ancora ascolto (Posso dire almeno di tenere bene le cose).

Adesso se possibile sono peggiorato, stavolta ho fatto un acquisto scellerato (Ovviamente inutile, ma non dico cosa) addirittura prima di ricevere il solito regalo dei miei, mancano infatti 13 giorni al mio compleanno numero 34.

Guardando il lato positivo, anzi, inventandolo, posso dire che è la metafora dell'eternità dell' uomo, che ripetiamo sempre gli stessi sbagli ecc...
Guardando il lato reale capisco che in sedici anni non ho fatto un passo in avanti nel grafico della maturità, non riesco ad andare a uno, rimango sempre a zero!

giovedì 13 novembre 2008

Pazienza e Fortis



Passando di video in video su you tube sono arrivato a questo di Alberto Fortis: "Milano e Vincenzo", le figure animate del clip sono di Andrea Pazienza.

Vedere i suoi disegni mi ha fatto tornare in mente una battuta che il grande Paz fa pronunciare al presidente Pertini: "Caro giovane, lei alla mia età sarà già morto !"

Tra pochi giorni avrò trentaquattro anni, Paz era già morto da due...

domenica 9 novembre 2008

Qualcosa



Stamattina bella corsa di quasi 12 km tra la nebbia del giorno che nasce.
Piacevoli sensazioni, indescrivibili, simili a quelle che cantano nel mio mp3 i Yo Yo Mundi con la canzone "Qualcosa", discende un po' da "Cosa sara" di Dalla e De Gregori e parla di quelle cose inafferrabili che ci procurano piacere, svago, benessere, appagamento, beatitudine... , posso girare intorno al concetto in molti modi ma non centrerò mai la parola esatta per dire quello che provo insomma.
Credo che lo faccia meglio il testo della canzone :

Chiedimi cos'è? avrò un sorriso e una parola sola:
qualcosa qualcosa qualcosa.
E' nei tuoi occhi quando c'è ? il sole,
nei pugni chiusi ,
nell'indaco dell'alba.
E' nel tuo sguardo anche se piove
a volte passa accanto e ci sfiora
qualcosa
...

giovedì 6 novembre 2008

Musica ed endorfine

Martedi in pista sotto il diluvio per fare sei ripetute da mille, stasera uscita di gruppo tranquilla per 12 km alla media di 5' al km.
La settimana è volata e non sono riuscito a postare niente a parte queste poche righe di stasera, mentre scrivo crollo dal sonno, come sottofondo ho "Disperato erotico stomp" di Lucio Dalla, canzone che posso sentire all' infinito e tutte le volte mi dà una bella sensazione di allegria, come la corsa anche la musica ha qualcosa a che fare con le endorfine ?
Fine della canzone e fine della giornata...
Buonanotte

sabato 1 novembre 2008

Halloween, Aulin e Ciccicocco

Ieri festa di Halloween (Aulin e simili per gli over 50, giuro l'ho sentita !), non scopro niente e riesco anche ad arrivare in ritardo sull' argomento.
Non so come vadano le cose nel resto d'Italia, ma nelle mie zone è da poco(Qualche anno) che ha preso piede questa ricorrenza con i suoi riti annessi: zucca fuori della porta e bambini mascherati a fare dolcetto o scherzetto.

Quando ero piccolo io si usciva mascherati a bussare casa per casa nel periodo di Carnevale, non mi ricordo il giorno esatto, credo Giovedi Grasso, questo era per noi il Ciccicocco, da questo vocabolo, peraltro intraducibile in italiano, ad esempio viene il commento ad una persona stravagante nel vestire : "Ma ndu vè, al cicicocco?", "Dove vai al ciccicocco?".

Una volta una vecchia signora , forse memore di quando la raccolta-colletta si faceva ai suoi tempi e in campagna, con nostra grande sorpresa ci diede un uovo, più o meno sarebbe come dare una chiave inglese ad una ragazzina di dodici anni, non era il massimo dell'utilità insomma.

Ripensando a quell'episodio mi sento un po' la vecchia signora, ho perso le coordinate della festa, me l'hanno spostata nello spazio e nel tempo cambiandogli anche nome.

giovedì 30 ottobre 2008

Che rumore fa la felicità ?

"Che rumore fa la felicità ?" è il titolo dell'ultimo singolo dei Negrita, bella e particolare domanda.
Io credo che la felicità faccia diversi rumori, uno è quello delle foglie secche sotto i piedi, quando si corre in una bellissima giornata autunnale, di quelle con le foglie di diversi colori ancora attaccate agli alberi e un cielo nuvoloso, un cielo nero tipo passepartout, come ce ne sono nei quadri per far risaltare meglio i toni.

domenica 26 ottobre 2008

Tanto per dire che...



Post tanto per dire che Luca Carboni ha realizzato una cover di un bellissimo pezzo di Claudio Lolli, la canzone è: "Ho visto anche degli zingari felici" del 1976.
Naturalmente ogni cantante mette il suo tocco personale nell'interpretazione, lo fa anche Carboni, "carbonizza" questo brano, che detto così potrebbe non essere un complimento, invece non è male.
Preferisco sempre l'originale, però credo sia anche un buon modo per far riscoprire un cantante forse dimenticato troppo in fretta.

E per dire che stamattina ad Arezzo gara di 10 km, non sono riuscito nemmeno questa volta a vedere sulla velocità media al km le cifre iniziare per 3, cosa che indicherebbe che si è scesi sotto i 4 minuti al km, non me la prendo però, aspetterò, per esperienza so che nella corsa non ci vuole fretta!

venerdì 24 ottobre 2008

Sguardi infiniti


"Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito"
Ecco cos' era!
Mi è capitato di vederlo a volte, ma ci voleva una canzone di Battiato a spiegarmelo semplicemente e in poche parole.
Ora ho capito, mi sono rimasti "dentro" alcuni sguardi, qualcuno di essi velato di lacrime, ma si vedeva l'infinito ugualmente adesso che ci penso.
Ci sono sguardi che ci restano impressi per anni, magari per una vita, poi arriva una canzone e tra due note e quattro parole ti chiarisce quella sensazione che avevi, perchè avevi capito, avevi intuito che in fondo c'era qualcosa.

lunedì 20 ottobre 2008

Ritrovarsi

Come regalo per la mia nuova vita sportiva (Basta calcio come giocatore, ora alleno e pratico solo corsa) mi sono acquistato un navigatore GPS da polso.
E' un accessorio che adesso hanno molti runner, credo che nessuno all'inizio dell'avventura podistica, quando si esce con vestiti e scarpe inadatti (K-way a mezzogiorno d'agosto), pensava di ridursi così.

Eppure ora che ce l'ho mi chiedo come ho fatto a non averlo prima, certo, esagerando, però è un oggetto utile, ora appena rientro scarico l'allenamento tramite bluetooth e vedo per prima cosa il tracciato su Google-earth, poi l'altimetria, questo grafico mi ricorda quello della Gazzetta dello sport sui dislivelli del Giro d' Italia, da piccolo mi piaceva da morire quel disegnino.

La prima domanda che riceve un neo-possessore Gps da un non-possessore GPS in tono scherzoso è : "A che ti serve ? Hai paura di perderti ?".

Pensandoci bene correndo non mi sono mai perso, anzi , la corsa mi è sempre servita per ritrovarmi, per dare una regolata alle rotelle dentro la testa, per tornare a casa uguale ma diverso.

venerdì 17 ottobre 2008

Baricco regista

Oggi esce il film scritto e direttto da Alessandro Baricco: Lezione 21.
Non è tanto dell'argomento di esso che mi occupo (La nona sinfonia di Beethoven), ma sul fatto di andare a vederlo o meno, fermo restando che lo proiettino al cinema della mia città, sono all'antica, non faccio 50 km per un multisala, mi dispiace, nemmeno per Baricco.

La prima cosa che ho letto di lui furono i due "Barnum", raccolte di articoli pubblicati su quotidiani, non mi ricordo come ci arrivai, passaparola o altro, poi lessi tutto il resto, a parte i saggi musicali, con una predilezione per "Questa storia", l' ultimo, del 2005, protagonista Ultimo, molto interessante anche il saggio sui barbari e sulla mutazione in atto.

Oltre che leggere romanzi quindi ho letto anche saggi e visioni sul mondo, alla fine credo che andrò a vedere il suo film, sperando che abbia trasferito su pellicola un po' di quegli effetti da prestigiatore che esibisce su carta!

mercoledì 15 ottobre 2008

L'autunno in diretta



Oggi ho visto l'autunno in diretta, verso le quattro ho dato un occhiata fuori del capannone in cui lavoro, mi sono appoggiato alla porta e ad un certo punto il mio sguardo è stato attirato dal grande albero della casa vicina, non so che tipo di albero sia, però è grande e altissimo.

Questo pomeriggio, scosso da un vento leggero stava perdendo le sue foglie ingiallite, una quà , una là, rapito dalla visione mi sono chiesto quant'è che non vedevo un pezzo di mondo così, le foglie di solito le vedo sugli alberi o per terra, non mentre cadono.

Magari le avrò viste altre volte, ma oggi mi hanno colpito, ho avuto la sensazione di vedere l'autunno in diretta, non come altre volte in cui mi accorgo dei cambiamenti molto tardi.

domenica 12 ottobre 2008

Reset

(Da questo post inserisco link segnati in blu ad argomenti di questo blog)

La corsa del week-end per me è un reset, il tasto che cancella tutto, la settimana e le sue scorie si sciolgono nel sudore che scivola sulla fronte.

Scivola anche il gol subito dalla mia squadra al 5° minuto di recupero, vincevamo due a uno fino a quel momento con una delle squadre storicamente più forti. (Ho smesso di giocare e da quest'anno sono l'allenatore, fino alla stagione passata mi chiamavano bomber, ora mister, resta l'assonanza tra le due parole.)

18 Km hanno ripulito tutto; assilli e difficoltà, sono riuscito a rimettere mentalmente in fila alcune cose, la corsa mi fornisce quella calma zen per farlo.
E' un momento magico quando arriva la tranquillità, un incantesimo, perchè è inevitabile che nei primi km trasporti anche i miei pensieri, poi senza accorgermene scivolo verso uno stato di equilibrio, sembrano restare solo idee gradevoli, preoccupazioni comunque risolvibili e una pacevolissima sensazione di pulizia mentale.

giovedì 9 ottobre 2008

C'è crisi



Stamattina al lavoro stavo ascoltando il radiogiornale delle nove (O delle dieci ?), per dare delucidazioni sulla crisi in atto c'era Tremonti che parlava alla camera, queste le parole tratte dal suo discorso per l'attacco: "E' una crisi proteiforme e segmentata".

Poco dopo in crisi c'ero io, mi sono domandato a chi stesse parlando, alle persone a casa non credo, chi usa nel linguaggio comune i vocaboli "Proteiforme" e "Segmentata"?
Ai colleghi non penso, come potrebbe recepire un comunicato così della gente che crede che Nelson Mandela sia il presidente del Brasile, o che, non solo non sa dov'è l'Afghanistan, ma non sa nemmeno pronunciarne il nome (Afanistan).

Allora ho capito che era il solito gioco di prestigio della politica, quello di dire parole e paroloni per non dire niente, mentre i geni della finanza creativa si giocano a testa e croce i nostri ultimi risparmi.

martedì 7 ottobre 2008

Elevation

Questa sera post poetico, scippo le parole nientedimeno che a Charles Baudelaire :

...fuggi lontano da questi miasmi ammorbanti
vola a purificarti nell'aria superiore
e bevi, come un liquido puro e divino
il fuoco chiaro che colma le regioni limpide.
"Elevation"

Probabilmene l' "aiuto" di Baudelaire per raggiungere lo stato di benessere era l'assenzio o cose simili, a me basta un'ora di collinare, in fondo anche io sono scappato dai miasmi (La polvere del lavoro e i gas di scarico delle auto) e sono volato a purificarmi nell'aria superiore (Infatti più che collinare era una scalata a strappi), ognuno ha i suoi mezzi del resto.

venerdì 3 ottobre 2008

Cambi di stagione



Cielo grigio su, foglie gialle giù, cerco un po' di blu?
Cosa cerco non lo so, però nell'uscita podistica di ieri sera mi sono accorto che è arrivato l'autunno, almeno per me ieri è stato il primo giorno.

C'è sempre un momento preciso in cui mi accorgo del cambio di stagione o del mutamento delle cose in genere.

Se parliamo di stagioni ad esempio, va bene che non ci sono più le mezze, però un minimo periodo di transizione resta, ci sono sempre quei piccoli segnali che annunciano la novità, poi però arriva l'attimo in cui me ne accorgo definitivamente, minimi dettagli e all' improvviso l'evidenza, limpida nella sua certezza.

Un po' come quando vedi per la prima volta tuo padre invecchiato, non è che invecchia improvvisamente, lo fa un po' per giorno, come tutti del resto, però ce n'è uno in particolare che ricorderemo tuta la vita, dico del momento in cui ce ne siamo resi conto, magari per tutti è stato un giorno insignificante, anche per lui certo, però non per noi che semplicemente lo abbiamo visto con una luce diversa, con una maglia sbagliata, con un paio d'occhiali nuovi ma vecchi...

Il cambio di questa stagione insomma tra tutte le mutazioni mi ha fatto tornare in mente questa, sarà che è autunno...

martedì 30 settembre 2008

Zavorra

Per fortuna molto raramente ho dei mal di testa, però grazie alla corsa so riconoscere meglio i segnali che il mio corpo mi invia e decifrarli.
Il leggero fastidio che sentivo crescere, il famigerato "cerchio"era facilmente riconducibile ad una mattinata impegnativa al lavoro, non tanto nel senso pratico ma in quello mentale; tre lavori veloci e fuori sede, ferramenta per rifornimento "volante " per non arrivare in banca e in posta alle dodici, orario di punta.
Finito tutto, il pomeriggio di fretta sul posto abituale.

Sapevo che una sgambata avrebbe risistemato tutto, sono partito senza mp3 dopo tanto tempo, volevo stare solo con me, l'unica musica quella dei miei passi e del mio respiro.

Un po' alla volta la zavorra è rimasta alle spalle; scadenze, mutui, bollette, Berlusconi Veltroni e compagnia brutta, alla fine dei quaranta minuti anche il mal di testa era sparito, deve essere rimasto indietro con le preoccupazioni sprofondato in un buco nero dello spazio e del tempo.

domenica 28 settembre 2008

Le discese ardite e le risalite

Ieri bell'allenamento di gruppo, strada impegnativa con ascesa durissima e cenone finale.
Il percorso scelto per arrivare al ristorante misurava 26 km, io ne ho percorso meno della metà, 12 km, ho lasciato l'auto in una piazzola proprio all'inizio delle salite ed insieme ad altri due amici abbiamo scalato il tratto più duro.

Abbiamo incontrato e superato qualcuno degli altri avvantaggiati dal fatto di essere più freschi, due belli strappi e due discese spezzagambe prima della salitona finale di circa un km.

Come detto erano dure anche le discese, la pendenza era rilevante e non permetteva di tirare il fiato, ho lasciato le gambe girare da sole, il provare a frenare era più stancante, in fondo all' ultima abbiamo attraversato un ponticello, segnale dell' ultimo km, da lì in avanti muti e testa bassa, meglio non guardare la strada ancora da percorrere.

Una volta arrivati bella doccia e grandioso cenone, anche uno sport individuale come la corsa offre bellissimi momenti di gruppo, anzi, forse i migliori sono proprio i "dopo", quando davanti ad un bel piatto di cappelletti e ad un bicchiere di rosso si raccontano imprese come quella di ieri, avventura segnata dalle discese ardite e da risalite, come dice Battisti nella canzone "Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi".

La canzone è la stessa in cui dice "Come può uno scoglio arginare il mare...", ieri c'era uno scoglio, noi siamo stati mare, come poteva arginarci?

venerdì 26 settembre 2008

Pane e strada

Mercoledi per pranzo Pane e strada, semplice ricetta per un momento duro.

Ne avevo proprio bisogno, era una giornata densa di impegni, sapevo che la sera non sarei potuto andare, erano due giorni che non mi "scaricavo", allora mi sono creato uno spazio nel mio tempo.

Alle dodici e quindici ero on the road, nel pezzo di mondo che ho creato io, via al cronometro e quello è il tempo zero, 37' minuti solo per me, dentro di me, come compagni i pezzi dell'mp3, colonna sonora di una vera fuga dalla routine.

Poi si torna nel mondo reale, quello di mutui e bollette, però con in bocca sapore delizioso di sana fatica.

lunedì 22 settembre 2008

Quando i conti tornano

Correre è fare i conti con la la fatica e con se stessi, tutte le volte.

Che sia una semplice sgambata o una competizione si sommano e si sottraggono i nostri valori mentali e fisici del momento.

Ci sono delle occasioni esaltanti in cui i conti sembrano tornare, tutto fila liscio, la strada scorre veloce sotto le suole e il cuore "lavora" bene, la gara di ieri a Ponte San Giovanni è stata così per me, 9 km alla media di 4'10" l'uno, niente male se penso che circa 40 giorni fa mi trascinavo con le stampelle.

Quando tutto va bene è un momento magico, l' espressione algebrica di una forma ritrovata, l'incognita x diventa improvvisamente un numero, la soluzione a tutto, un enigma risolto che pare rimetterci in sintonia col mondo, è tutto più bello quando i conti tornano!

martedì 16 settembre 2008

Enter running



Non fate partire il filmato fino a quando non ve lo dirò nel testo.

Provo a farvi entrare nella mia corsa di stasera per raccontarvi della canzone che mi ha spinto in salita, una salita che faccio sempre, di quelle che non amo, fosse un bel muro almeno ci sarebbe la sensazione di fare qualcosa di eroico, invece è una di quelle in leggera pendenza su un rettilineo di 700 metri, nascosta da una doppia curva mi aspetta sempre per spezzarmi gambe e fiato, ma ci sono sere come questa in cui non ce la fa, sono io a spezzarla, vi racconto come e grazie a chi.

Il tratto è più o meno al 5° dei 7,5 km in programma, circa duecento metri di sterrato che preannunciano la risalita verso il livello da cui sono venuto in forma e saltellante, già con la testa pronto ad affrontare quel drittone in ascesa, poi una curva a destra e una a sinistra per una chicane tra un gruppetto di case, il solito mini-cane che stranamente non si lancia come un indemoniato verso il cancello per abbaiarmi, forse ha capito anche lui che oggi non c'è n'è per nessuno, i cani certe cose d'altronde le sentono prima, come i terremoti e le eclissi.

Ultima curva a destra e finisce il pezzo sull'mp3, con un tempismo eccezionale parte quello dopo, una sincronia da film, di quelle suggestive in cui il protagonista viene inquadrato al rallentatore, ora potete far partire la canzone del filmato, immaginate circa 700 metri d'asfalto in salita costante davanti agli occhi, nelle orecchie i Motorhead con Enter sandman che scaldano i motori-chitarre, con questo pezzo passa tutto, con la sua carica divoro l'asfalto e arrivo bene, un po' affannato ma "in gamba", curvo a sinistra e mi riprendo un po' su un tratto in pianura.

La canzone parla di un bambino che ha paura di addormentarsi per colpa degli incubi che potrà avere, anch'io ne avevo uno, mi aspettava dietro una curva, da stasera con l'aiuto di questo brano non ce l'ho più.

domenica 14 settembre 2008

Ri-cadute

Ore decisive per l'Alitalia, non si sa se continuerà a volare oppure no, io intanto continuo, stamattina infatti alla gara svoltasi nella mia città natale, dopo circa un km mi sono ritrovato steso sul fianco destro all'uscita di una curva (Era una gara podistica, non pensate ad un pilota di moto gp che "apre" il gas dopo averla affrontata).

Niente di grave, mi sono sentito un braccio amico sotto il mio che mi aiutava a ripartire e via.

Mi hanno tradito quei sanpietrini del centrocittà in cui sono cresciuto, resi viscidi dalla pioggia, quei blocchetti di pietra sui quali durante i miei giochi di bambino sono caduto tante volte.

La corsa di oggi mi ha riportato, per pochi attimi, indietro nello spazio e nel tempo, a quando con meno pensieri e meno seccature mi sbucciavo allegramente le ginocchia nelle strette vie della mia infanzia.

mercoledì 10 settembre 2008

Buchi neri

Stamattina è iniziato al Cern di Ginevra l' esperimento-progetto che ha destato molto interesse in questi ultimi giorni, attenzioni penso dovute più alla sua presunta pericolosità che alla sua reale comprensione da parte della gente della strada.

Recentemente su questo fatto si sono sentite molte opinioni, tra le quali appunto il fatto che sia estremamente pericoloso se venisse creato un buco nero, buco che potrebbe inghiottire in breve tempo tutta la terra, io non so se sia attendibile o meno questa ipotesi (Mi occupo di mobili...).

Comunque stamattina alle 9:45 è iniziato il progetto che in sostanza cercherà di ricreare le condizioni del Big Bang che ha generato l'universo.

Stasera dando un' occhiata veloce ai quotidiani on-line mi sono fermato sulla notizia riguardante Emilio Fede, il celebre Direttore del telegiornale? di retequattro accusa Roberto Saviano di aver cavalcato l'onda di Gomorra per ottenere celebrità e guadagni, Fede che attacca Saviano, ci ripenso; Fede che attacca Saviano, ancora; Fede che attacca Saviano, ma siamo sicuri che a Ginevra sia andato tutto bene?
Non è che avranno stravolto il senso delle cose?

domenica 7 settembre 2008

Verso un futuro conosciuto



Stamattina 11,9 km alla ricerca della forma, bel giro, la gamba quasi c'è ma manca ancora la sensazione di benessere continuo, bei momenti intervallati da tratti "pesanti".

Però è bello anche così, riconquistare secondo per secondo, metro dopo metro i vecchi stati d'animo, riprovare dopo ogni stop forzato le impressioni degli inizi, però avanzando verso un futuro conosciuto, al contrario delle prime volte in cui mi chiedevo a cosa andassi incontro con quelle mie uscite di corsa.



Consiglio un film che ho visto stasera: Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti.

venerdì 5 settembre 2008

One Days a Lion

Mentre scrivo sto ascoltando One days a lion, un EP della band omonima, band nata come collaborazione tra Zack De La Rocha, vocalist dei Rage Against The Machine e Jon Theodore, batterista dei Mars Volta.

Ho apprezzato molto Zack con i Rage, il suo modo di cantare e il suo impegno sociale, non potevo non ascoltare questo mini-disco di 5 pezzi, consiglio per chi corre con mp3: da servire già caldi, ideale per ripetute lunghe o per un medio veloce.

Per quanto riguarda la mia ripresa ieri sera uscita di 11 km in compagnia di due wonderbaby, ritmo buono, ma ancora mi mancano le sensazioni di piacere che riesce a dare la corsa, a tratti le ritrovo ma non sono in forma al momento; un ginocchio a Luglio e dolori allo stomaco a fine Agosto mi hanno frenato.

Non mi abbatto però, ho avuto troppi contrattempi nella mia "carriera" sportiva per non sapere che il giorno che tornerò al top sarà bellissimo, sarà il mio One Days Of a Lion !

lunedì 1 settembre 2008

Correndo tra i campi di cotone



Alle sette di stasera prima uscita di Settembre, 7,5 km a passo tranquillo, senza condizionamenti da cronometro, a "sensazione" nella lingua dei runner.

Nell' mp3 un mix di canzoni a sequenza casuale, avevo però inserito 3/4 pezzi di Sam Cooke che il lettore ha riprodotto in fila, già al primo invece di correre tra due campi di tabacco ero tra due di cotone, nell' America di fine '800, perchè è da là che è partito il Soul di Sam Cooke.

Soul, che tradotto sarebbe anima, è un termine utilizzato dagli anni '60 per indicare una parte della musica nera (In questo caso quella che riconduceva per forma e stile al gospel), genericamente Black Music indica una varietà di stili influenzati o provenienti dalla cultura degli afroamericani, gli antichi schiavi prelevati a forza dall'Africa e piazzati nelle piantagioni.

Se ascolti il soul, la musica dell'anima, senti l'eco dei canti di quei primi schiavi, credo che succeda anche in generi più moderni come rap o rhythm and Blues, nipoti del soul.
Ci vogliono buone orecchie per coglierli quei motivi, quelle risonanze, ma la corsa fa anche questo, in una normale giornata di fine estate ti aiuta a captare suoni provenienti da più di un secolo fa.

sabato 30 agosto 2008

Il sabato del fantacalcista

Questo in foto è stato il mio occorrente per la riunione di ieri sera, come credo avrete capito sono stato a fare l'asta per il Fantacalcio a casa di amici, si sono decisi i destini di 10 allenatori/presidenti/direttori sportivi per la prossima stagione.
Perchè chi partecipa a questo gioco in sostanza ricopre quasi tutti i ruoli che esistono in una squadra, magari non parleremo coi giocatori però se un Adriano a caso da noi comprato ricomincia a fare la bella vita ci arrabbieremo quanto un Moratti, lui può intervenire noi no, lui potrà compiere altre scelte, acquistare un'altra punta, noi no, sei ne abbiamo a disposizione e sei restano!
In questo caso è più Fanta il calcio vero che questo.

La tradizione vuole che inizi a chiamare un nome per l'asta l'ultimo classificato della scorsa stagione, poi può succedere di tutto, da mucchi di fantamilioni spesi per una scommessa (Io l'anno passato pagai Ronaldo un terzo del budget, poi si ruppe e mi giocò solo due partite) a giocatori redditizi pagati pochissimo (Mi rifeci con Hamsik, pagato pochissimo, grande rendimento).

Durante l'asta ci sono giochi di rialzi, è importante capire quanto un presidente vuole arrivare a spendere per un giocatore, fermarsi poco prima e costringerlo così a scucire abbastanza da essere poi economicamente più debole quando chiameremo un nostro intoccabile.

Quest'anno ho chiuso all'una di notte, il mio acquisto più caro è stato Antonio Di Natale, per 80 milioni mi sono aggiudicato un titolarissimo e rigorista, completo poi l'attacco con Balotelli, pagato solamente 10, Vucinic 30, Adriano 11(Un paio di scommesse in squadra le voglio sempre, con Cassano l'ho vinta ma stavolta non sono riuscito a riprenderlo),Tiribocchi 6 e Castillo 1(Prevedo una buona stagione per lui).

In porta voglio sempre uno di una squadra di vertice, la volta che presi uno della Samp e uno del Palermo erano tre "pere" di media a giornata, quindi tra i miei pali ci sarà Doni della Roma.

Sono soddisfatto anche del centrocampo, volevo un nome importante e l'ho preso: Camoranesi a 32, poi tutti apparenti titolari : Vergassola 7 (Lo prendo da tre anni, un mio fedelissimo), D'agostino 3, Dessena 2,Palombo 2, Jovetic 5 (Per così poco vale la pena tentare), Stankovic 12, Tissone 7.

La difesa mi preoccupa un po' per le assenze dei due che ho pagato di più, di sicuro all'inizio dovrò fare a meno di Chivu 11 e Chiellini 11, intanto mi appoggio su Terlizzi e Stankevicious presi a 3, e su Tonetto, Rinaudo, Panucci e Bellini tutti a 1.

Sono rimasto addirittura con 21 milioni in mano, solo un presidente mi ha superato in questo, al mercato di riparazione di Gennaio saremo avvantaggiati, 11 giocatori andranno confermati, il resto torna sulla piazza e si riprendono i soldi spesi per loro, quindi per me giocatori scaricati + 21 milioni.

Da oggi via a leggere probabili formazioni, infortunati e anche un po' di gossip sui nosti uomini, se il calcio non mi ha stufato del tutto con i suoi scandali e le sue disfunzioni è merito di questo gioco, e come dice Nick Hornby: buon Capodanno, per tanti oggi è il vero primo giorno, anche se era più bello quando l'inizio era fischiato in contemporanea su tutti gli stadi alle tre della Domenica, tanto per essere un po' nostalgici.

mercoledì 27 agosto 2008

Le otto cose di Pechino + una

Otto era il numero di queste Olimpiadi appena terminate, hanno preso il via infatti lo 08-08-08 ed essendo questo numero considerato positivo nella cultura cinese.
Cerco quindi di scrivere le otto cose che prevedo rimarranno significative nella mia memoria, per lo meno ci provo perchè la facoltà di ricordare non è selettiva, di conseguenza non le ordinerò secondo una lista numerata, ma a caso come mi vengono in mente:

- Il Dream Team del basket, non della pallacanestro, perchè se a stridere sul parquet ci sono le scarpe di LeBron e Bryant si chiama Basket, tranne rare occasioni normalmente a questo gioco vincono loro (Gli americani) perciò il nome vero è quello.

-Stefano Baldini, che potrebbe fare una passerella da campione in carica, invece lotta, suda e recupera dal 50° al 12° posto chiudendo la carriera da vero maratoneta.

-Leo Messi, perchè combatte col Barcellona (Il club che lo paga) per essere presente, e non gli basta, conduce l'Argentina all'oro.

-Federica Pellegrini, un giorno fa il record olimpico nella batteria dei 400, quello dopo arriva quinta in finale, dopo due vince i 200 e fa il record mondiale.

-Usain Bolt perchè sta riscrivendo la storia della velocità, 24 anni dopo Carl Lewis un atleta vince i 100 e i 200 piani.

-Kenenisa Bekele, come sopra, solo che lui lo fa nel fondo(5000 e 10000).

-Andrew Howe, l'italiano che aspettavo di più, un fuoriclasse simpatico, una medaglia "strappata" in un 200 di due mesi fa.

-Andrea Minguzzi, oro nella lotta greco-romana, la sua mossa finale contro Fodor (Vista in diretta) mi è sembrata esteticamente bella , esemplare come una rovesciata di Batistuta(Perdonatemi).

Bonus Track : Maradona che viaggia a far casino (Perchè Maradona non fa rumore, Maradona fa casino) col suo clan tra stadi e palazzetti cinesi.

domenica 24 agosto 2008

Quando gli americani non fanno gli americani

Mi piace quando gli americani non fanno gli americani, in queste Olimpiadi è successo nella pallacanestro.

Fuori con la Grecia ai mondiali del 2006 in Giappone e fuori dall' Olimpiade 2004 per la certezza di essere troppo forti.

Adesso dovevano vincere per forza, tornare squadra al di là delle giocate dei singoli.

Sono riusciti a farmi seguire tutte le loro partite importanti, io non sono un grande appassionato, però credo che sia impossibile non apprezzare una stoppata di LeBron James o un canestro di Kobe Bryant, questi due catalizzano più attenzioni di tutti certo, ma anche il resto del team è di fuoriclasse, su un campo di calcio sarebbe come mettere insieme Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo (Così capiamo tutti).

L'unico momento in cui la loro certezza di superiorità controllata si è screpolata, è stato quando Bryant, dopo un canestro da tre punti importantissimo, quello che ha segato le gambe ad una Spagna caricata e in rimonta, si è fermato e si è portato l'indice davanti al viso per zittire tutti.

Roba da niente però a pensare la fatica fatta per controllarsi in due settimane olimpiche, un piccolo sfogo consentito se sei il numero uno condannato a vincere.

mercoledì 20 agosto 2008

Splendente Bolt

24 Anni dopo Carl Lewis un velocista torna a vincere i 100 e i 200 olimpici nella stessa edizione, due medaglie d'oro e due record del mondo infranti.

Che dire ancora di Usain Bolt ?

Che il suo cognome tradotto in italiano sarebbe più o meno freccia, saetta, fulmine, il suo soprannome è infatti Lightning Bolt, fulmine splendente, io credo in queste Olimpiadi abbia (Spleso? Splenduto?...)* abbastanza.

*Coniugate il passato del verbo splendere se ci riuscite.

lunedì 18 agosto 2008

I 100 metri più lunghi

Due settimane di ferie e due settimane di Sport con la S maiuscola, 14 giorni per riempirmi gli occhi e le orecchie di di Olimpiadi, bisogna fare il pieno, poi ci saranno altri quattro anni senza.

Di sicuro non scorderò la finale dei 100, nonostante abbia realizzato anche il primato mondiale Usain Bolt è riuscito ad allungare la gara.

Provo a spiegarmi: con la sua incredibile supremazia è riuscito a dilatare nello spazio e nel tempo una gara già velocissima di suo, per me guardarla non è stato come le altre volte, mi è sembrata più lunga, questo per il fatto che Usain l'ha spezzata molto presto, lui da una parte e i restanti sette dall'altra, dopo ha avuto il tempo di: guardarsi attorno, gestire, allentare la falcata ed esultare, tutto questo in 9 secondi e 69 , o in 100 metri, come preferite.

venerdì 15 agosto 2008

300 a Pechino

L'ultima partita di pallacanestro che ho visto per intero credo sia stata la finale olimpica del 2004 , tra Italia e Argentina.

Ieri mentre stavo guardando le olimpiadi in rete girando tra gli otto canali che la Rai dedica all'evento , sono capitato in quello che trasmetteva la partita Usa-Grecia.

Ho iniziato a seguirla un po' così , senza particolare coinvolgimento , nel primo quarto gli Usa erano sopra di qualche punto , gestivano la vendetta insomma , nel 2006 proprio la Grecia battè i favoriti statunitensi e andò in finale ai mondiali.

Andava in onda per l'ennesima volta 300 ; La Grecia combatterà certo , Spanoulis dovrebbe essere il suo Leonida , ma sono convinto che guardando Kobe Bryant , LeBron James e gli altri banditi tatuati la squadra greca stavolta dovrebbe essersi sentita più o meno come i trecento spartani delle Termopili , ovvero condannati al massacro.

Questo avviene con un improvvisa accelerazione nel secondo quarto , (Tradotto in pallonaro : Tra la metà e la fine del primo tempo) , uno strappo improvviso di sedici punti in poco tempo , è qui che danno il massimo i banditi , hanno capito che il momento giusto è questo , ed è uno spettacolo , anche per chi come me non ne capisce granchè , una stoppata di LeBron James è più bella di tanti canestri , Leonida mentre scivola col sedere sul parquet sembra chiedersi da che pianeta venga quel gangster , e sembra capire che oggi non è l'altra volta.

Il restanti due quarti sono controllo del match e qualche esercizio di abilità.

giovedì 14 agosto 2008

Un post dal 1893

Stamattina ho fatto un bel giro in velocipede , 23 km piacevoli , con calma .

Ogni volta che salgo in bicicletta , sia che parta per un giro di 50 km , sia che vada a prendere il giornale , mi torna in mente questa pagina , proveniente chissà da dove , trovata in un vecchio libro ; il 4 Maggio 1893 , a Firenze , qualcuno ha chiesto un parere sul velocipedismo all' Illustre Senatore Dott. Prof. Paolo Mantegazza , ecco la risposta :

"E' il trionfo del pensiero umano sull'inerzia della materia.
Due ruote , che poggiano appena sul suolo e che possan sembrar ali e che ti portano lontano lontano con un moto vertiginoso , inebriante ;
senza il sudore crudele di animali sferzati , ne' lo stridore odioso di macchine fumanti.
Un miracolo di equilibrio , di semplicità , di leggerezza.
Un massimo di forza e un minimo di attriti , un prodigio di velocità e di eleganza .
L'uomo che aspira a diventar angelo e non tocca più la terra .
Mercurio , che risorge dall'antica tomba ellenica e ci appare dinanzi palpabile e vivo.
Ecco il velocipede.
Mantegazza"

Frasi che non dubitiamo saranno d'incitamento ai timidi per intraprendere uno Sport altamente apprezzato da una tale celebrità.

E' un post fatto nel 1893 per tutte le volte che vado in bici , cos'altro aggiungere ?

martedì 12 agosto 2008

Vent'anni senza Paz

Sono vent'anni che è morto Andrea Pazienza , autore di fumetti e pittore , uno dei più grandi .

Quando morì nel 1988 a trentadue anni io ne avevo quattordici , non lo conoscevo , l'ho scoperto intorno ai venti .

Andrea Pazienza è già : una piazza a Roma , una scuola elementare a San Severo , un lungomare a San Menaio , una scuola materna a Vittorio Veneto , una piazza a San Benedetto del Tronto e altre cose.

Appare incredibile come nella sua breve vita abbia prodotto tanto , anche al di là del disegno , come collaboratore a sceneggiature (Il piccolo diavolo) per dirne una , come ha fatto notare Renato De Maria , regista del film Paz! , sembra che i grandi artisti morti giovani avessero questa consapevolezza , "sentivano" di morire presto , di avere poco tempo , per cui hanno generato molto.

Per chi vuole scoprire Pazienza quindi ci sono molti lavori e molte opere da leggere e da vedere , però c'è anche tanto rammarico , tanta amarezza per cosa sarebbe riuscito a combinare col materiale (Dis)umano di questi ultimi vent'anni .

domenica 10 agosto 2008

Sapere o no

"Qual'è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa ?" , questa domanda è in quarta di copertina del libro "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" , ed è anche l'unica pagina che ho letto.

A volte quando sono sopra la mia Vespa ripenso a questa interrogativo , non ho risposta e credo che difficilmente mi lascerò aiutare dal testo di Pirsig per trovarla , spesso lo prendo in mano quando passo in rassegna la mia libreria per cercare una nuova lettura , poi lo rimetto sempre a posto scoraggiato dall' argomentazione filosofica-spirituale e dalla recensione di un amico , quest'ultima in una parola : pesante.

Credo di avere trovato la risposta se una domanda simile me la pongo in ambito sportivo , sin da piccolo ho seguito sempre il calcio e lo sport in generale , fino ad una certa età la mia coscienza si limitava al fatto concreto, poi pian piano la consapevolezza del quadro , della "politica" sportiva , ha reso tutto meno romantico.

Non riesco a godermi una partita o un evento come prima , senza pensare che un giorno arriverà uno scandalo qualsiasi a rivelarmi che quello che ho visto non vale niente , ecco , se la domanda la sposto sul piano sportivo credo sia meglio non sapere nulla di come funziona una motocicletta.

giovedì 7 agosto 2008

(S)Lanci olimpici

Le Olimpiadi sono iniziate ieri , con le prime partite di calcio , ma la cerimonia di apertura sarà domani , 08-08-08 , numero considerato positivo per la cultura cinese.

Mi hanno dato fastidio i "consigli" dei politici italiani sul fatto di boicottare la festa di apertura per i noti motivi Cina-Tibet , è dal 1949 che esiste questa situazione , non si scopre il 5 Agosto 2008 , non trovo corretto che anche un ministro si nasconda dietro ad atleti che realizzano il sogno di una vita sportiva ; prima te ne freghi poi pretendi dei gesti simbolici da me ?

Sarebbe stato meglio per loro stare zitti , d'altronde la nostra classe politica è talmente piccola da potersi celare dietro a tutto , sono fuoriclasse del nulla , non hanno bisogno di questi falsi slanci etici.

mercoledì 6 agosto 2008

Sulle orme delle Orme

Mi hanno prestato un antologia del gruppo musicale Le Orme , non è che ne ignorassi l'esistenza , sapevo che erano un gruppo che insieme alla Premiata Forneria Marconi e al Banco del Mutuo Soccorso costituiva l'avanguardia della musica in Italia , ben al di là dei confini dettati da solecuoreamore , tutto li , il fatto è che nel momento in cui erano al culmine della loro carriera io avevo intorno a quattro/cinque anni , ai tempi mi interessavo ad Actarus ed a Capitan Harlock .

Lo so che non è una scusa , infatti crescendo mi sono fatto una discreta collezione musicale , tornando indietro nello spazio e nel tempo , mi sono creato un territorio in cui c'è posto quasi per tutti (No Britti e Pezzali) , da Beethoven a Jimi Hendrix tanto per capire.

Non so come loro abbiano fatto a restare fuori dal mio mosaico , magari è meglio , così ho ancora un bel gruppo da esplorare , perchè io non mi fermo all'ascolto , sono interessato alle vicende del gruppo , al contesto storico , per capire cosa volesse dire fare questo tipo di musica nel panorama di quegli anni (Classici : Mina , Pooh , Celentano ecc.. ) , quando "scopro" una band mi metto sulle sue orme , ora sono sulle orme delle Orme.

martedì 5 agosto 2008

Nella corsa non ci vuole fretta

Immaginarmi in gara nelle mie attuali condizioni è difficile , per adesso una competizione è solo un ricordo , o forse no , perchè la sfida è con me stesso , ripartendo da quasi zero ogni minuto in più è una vittoria , sessanta secondi rubati al tempo inattivo , ogni centimetro in avanti è un avvicinamento al Leone che ho lasciato un mese fa , in buona forma su una salita di 21 km che da Rimini porta a Verucchio.
Amici , fisioterapista ed esperienza , mi consigliano di non forzare i tempi , e non lo farò , è troppo importante il paradosso (Apparente) che nella corsa non ci vuole fretta , poi è anche vero che più passa il tempo più sarà bello ritrovarsi.

lunedì 4 agosto 2008

Dove andiamo ?

Dopo l'ennesimo infortunio torno in strada per correre , però seguendo i consigli del fisioterapista , ovvero : con calma.
Non c'è pericolo per questo , anche da sano ...
Comunque di nuovo on the road , con la solita domanda , quella che si ponevano i personaggi di Kerouac : "Dove andiamo ?" , "Non lo so ma dobbiamo andare !"

mercoledì 30 luglio 2008

Io , Harry Potter e Serafino


Giorni fa , nella sala d'attesa dell'ortopedico , seduto tra un bambino spigliato con gli occhiali , ed un quarantenne tipo Serafino , arrivo col roseo catalizzatore di rapporti umani (Gazzetta) alla pagina del ciclismo.

Naturalmente ampio spazio è occupato dalla vicenda di Riccò (Il ciclista beccato al Tour de France) , indicandola dico : 'Avete visto ?' , Harry Potter risponde : 'Quello che ha preso la droga per vincere !' , semplice , essenziale , Serafino commenta : 'Eh , questi vogliono arrivare subito in alto !' . Altrettanto sintetico e preciso.

Io sono stato zitto , credendo di sapere tante cose ; le regole non scritte del mondo sportivo , le dinamiche ecc... , tutte cose che fanno di me un presunto (E presuntuoso) osservatore attento e consapevole ,
non sono riuscito a dire nulla , bloccato da quelle due frasi semplici semplici , io giravo attorno al bersaglio , loro se non hanno preso il centro ci sono andati molto vicini con meno tiri di me .

Chi dei tre ha veramente capito meno ?

domenica 27 luglio 2008

Pensiero (Sul) negativo

La diffusione del digitale in fotografia porterà presto alla scomparsa dei negativi , intendo nell'uso comune , magari gli appassionati preferiranno sempre l'analogico , però inevitabilmente si sta dilatando una generazione che fa foto solamente con camere digitali o telefonini , una generazione che non ha mai visto un negativo.

Non sarà una cosa fondamentale nell'evoluzione della specie , però ricordo la mia scoperta di quella striscia magica dove le cose sono al contrario e i colori senza senso.

E' il discendente delle prime lastre di metallo cosparse di nitrato d'argento , quelle che precedettero le pellicole di celluloide avvolgibili in rulli , srotolandone una qualsiasi ci leggiamo la storia dei pionieri delle fotografie , ci vediamo le vecchie immagini di signori baffuti e signorine con ombrellini , di studi di posa con belli e a volte improbabili sfondi , ci vediamo la nascita del cinema e le nostre immagini da bambini .

Il telefonino ha in più mille usi , le immagini scattate con la camera digitale sono belle , subito fruibili e ritoccabili , quelle brutte le cancelli , ma non trasmettono più quella discendenza seducente che ha il negativo.

venerdì 25 luglio 2008

La fine della strada

Stamattina , mentre eseguivo esercizi di Ginnastica isometrica disteso sul tappetino , ho ascoltato la colonna sonora realizzata da Eddie Vedder per "Into the wild" , il bel film di Sean Penn , avendolo visto questa musica ha rievocato quelle immagini eccezionali della pellicola , quegli spazi immensi sinonimo di libertà , questo disco sarà il primo che metterò nell'mp3 quando ricomincerò a correre , e partirò dalla traccia 10 , da dove mi ero fermato , da "The end of the Road" , perchè la strada non finisce mai , al limite si interrompe per un po' , e se siamo bravi impariamo qualcosa anche da queste soste.

martedì 22 luglio 2008

Non solo e corsa

Ho inziato questo blog a Marzo di quest' anno , e' segnalato come sottotitolo "Corsa e non solo" , sportivamente è già due volte che in questi pochi mesi sono costretto a fermarmi , di conseguenza anche i post ne hanno risentito , il sottotitolo dovrebbe essere "Non solo e corsa" , sperando di ripartire al più presto.

lunedì 21 luglio 2008

L'uomo che guardava passare i runner

Il primo libro che presi durante una pausa da tutto dovuta alla pubalgia , fu "L'uomo che guardava passare i treni" di Simenon , questo nella primavera del 2006 . Parla di Kees Popinga che , giocando molto a scacchi ha sviluppato una certa razionalità e freddezza , la quale stupirà lui stesso quando sarà il momento di scappare dalla sua vita e dalla polizia . In questi giorni che sono fermo per motivi meno drammatici guardo classifiche e le foto di gare che si svolgono qua intorno , le cronache , ed è tornato a trovarmi Kees sottoforma di articolo su una rivista , allora ho pensato che sono di nuovo L' uomo che guardava passare i runner.

sabato 19 luglio 2008

"Tornerò più forte di prima"

Faccio mie le parole usate da Riccardo Riccò dopo la sua sospensione dal Tour de France , anch' io sono fermo , per altri motivi , per una brutta botta d un ginocchio causata da un movimento troppo da "giovane". Chi mi conosce e mi sente affermare "Tornerò più forte di prima" sicuramente ride e commenta "Non è che ci voglia poi molto" , però io intendo forte dentro , ogni infortunio e relativa riabilitazione accrescono un deposito di forza , di rabbia agonistica che userò in futuro , il bello è che il serbatoio non va in riserva , le emozioni si accumulano , si usano , poi restano lì pronte per un'altra volta. Anche una pausa forzata può essere usata come allenamento mentale.

martedì 15 luglio 2008

Il Tallone di ferro , libro ritratto

Bloccato in casa da un infortunio al ginocchio ne ho approfittato per leggere questo libro che ho comprato tempo fa : "Il tallone di ferro" di Jack London , lo consiglio a tutti , si legge benissimo , non potrete più dimenticarvi di Ernest Everhard e delle previsioni che fece Jack London nel lontano 1907 , Ernesto Che Guevara deve il suo nome di battesimo al protagonista del volume .
E' un dipinto-ritratto veritiero della società dominata dal profitto , delle sue degenerazioni e crudeltà , delle sue leggi , di chi le detta e di chi le fa "rispettare".

sabato 12 luglio 2008

Lo srotolatore di graffette metalliche

Quella a fianco è una semplice graffetta in metallo , il "problema" per noi srotolatori di graffette è che essa è virtuale , non possiamo prenderla e stenderla come una reale. Sto provando a smettere ma è dura , se me ne rigiro una in mano per qualche secondo , specialmente se sono al telefono , non resisto e devo violare la sua perfezione ; ne piego un pezzetto poi lo rimetto a posto , ne ripiego un altro e lo rimetto a posto , fino ad arrivare al punto di non ritorno in cui a posto non torna e alllora la disfo tutta , svolgendola mi riprometto che è l'ultima volta , che non lo faro più (Fino a quando non ne troverò una sopra una scrivania o su un mazzetto di fogli).

lunedì 7 luglio 2008

La deriva e le colpe

Dopo "La casta" e "Gomorra" ho letto questo : "La deriva" , finito da poco , tre libri che ti buttano addosso un senso di impotenza . Li consiglio a tutti , circa mille pagine che penso spieghino in modo reale l'Italia del 2008 , e non è una bella Italia , non credo a chi dice che è anche colpa mia/nostra/dichisenefrega , la colpa è di chi ha governato questo paese per cinquant'anni , perchè è anche la mia ? Non credo più ad un fatto di destra/sinistra (Vedi intercettazioni) , la questione è loro (La casta) e noi (Che li manteniamo) , discutere di politica in Italia ha la stessa valenza di discutere di pallone o di corse di cavallette.