E' mentre corro e sbuffo tra i
saliscendi della “Corsa di Arrigo”, domenica mattina, a Castel
Rigone che mi ri-viene in mente la grandezza di Valentino Rossi.
Arriva così, uno di quei pensieri che
non sembrano legati a niente e sono fuori contesto, si presenta e
basta, all'improvviso, come sabato pomeriggio, quando in superstrada
la radio mi avvisa della sua vittoria, o forse arriva per non farmi
pensare al mio pessimo stato di forma, boh?
Fatto sta che c'è, e corro, e allora
penso che essere un campione, anzi un fuoriclasse, è anche saper
stare 1000 lunghissimi giorni, un tempo infinito, a sentirti dire che
sei finito, a leggere brutti giochi di parole col tuo nome (Vale non
Vale, Vale ancora ecc.), a lottare