martedì 30 dicembre 2008

Marcia su Roma - 1

Ieri mattina primo allenamento della mia tabella per la Maratona di Roma, primo passo della mia personale marcia.

Sottolineo personale perchè anche se saremo diecimila ognuno correrà al proprio passo, respirerà con i propri polmoni e ognuno avrà il cuore pieno delle proprie cose, saremo tutti uguali e tutti diversi.

Quel giorno il nostro nome sarà un numero: il pettorale, quello sarà il nostro nome sulla strada, quello che saremo poi lo indicherà il tempo all' arrivo, perchè nessuna corsa passa indifferente sopra di noi, tantomeno una Maratona !

domenica 28 dicembre 2008

Cario diario

Domattina inizierò il programma di alenamenti in vista della maratona di Roma del 22 Marzo, sarà la mia seconda 42 km dopo Ravenna nel 2005, quindi era l' ora di tornare sulla distanza leggendaria, o per lo meno di riprovarci, dato che fino a che non l' hai finita non si può dire niente.

Mi ricordo che quando preparai la prima, la sera precedente avevo appena iniziato un diario, tempo fa ho riletto alcuni pezzi e sono stato riportato con precisione a quei momenti, non avevo mai tenuto un quaderno di memorie personali e pochi mesi dopo finita la maratona smisi di scriverlo, ora inserisco in questo post la trascrizione di quella prima doppia volta (Diario e maratona):

Domenica 26-06-2005

Domani inizierò la preparazione per la maratona di Ravenna del 18 Settembre, mancano 84 giorni, diviso 2 fa 42, come i chilometri di una maratona, ogni giorno che passa mi avvicinerò di 500 metri alla linea di partenza.

Inizio questo diario come supporto mentale all’allenamento fisico che sosterrò verso quello che sarà un giorno speciale, uno spartiacque, un evento che che mi farà ricordare le cose con un prima o dopo di, ma anche per non perdere niente di quello che sarà.

Perchè come dice Mauro Covacich la Maratona è un’arte marziale, dove non si inventa niente, o c’è o non c’è nelle gambe, ma ci deve essere anche nella testa, tutto deve tendere a quell’ obiettivo, tenere un diario può essere un modo di fare ordine mentale.

Ho finito oggi di leggere la “Storia dei greci” di Indro Montanelli, immagino un parallelo con i loro, che hanno passato buona parte della loro antichità a farsi guerre ma hanno gettato le basi della cultura occidentale (Filosofia ,astronomia , medicina , teatro, ecc…), mi piace pensare che questi tre mesi saranno per me duri, novanta giorni di “guerre” che non getteranno certo basi così nobili ma comunque per me significative.

Mi è venuta in mente quella frase di Graham Greene in cui afferma: “In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù.”

venerdì 26 dicembre 2008

Vacanze di natale '83


Sottoscrivo in pieno il concetto espresso sopra in "Vacanze di Natale '83", e ho detto tutto.

mercoledì 24 dicembre 2008

Al di fuori dello spazio e del tempo

Stamattina uscita di 15 km , bella corsa rinvigorente.
Nell' ultimo tratto dovevo stare attento alle auto per via della fitta nebbia ed ero un po' teso, però prima c'erano dei km tranquilli, piacevoli, senza macchine.
Km in cui non si vedeva più lontano di 20/30 metri, km in cui avevo la sensazione di correre nel nulla, solo io con la mia musica, al di fuori dello spazio e del tempo.

lunedì 22 dicembre 2008

Non sporchiamo anche questo


"Un pirata tutto nero che per casa ha solo il cielo..."
Così inizia la canzone del grande cartone Capitan Harlock, anni '80.
Continua con "Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà..." e finisce con "Fammi volare capitan senza una meta tra i pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di più".

Mi ricordo che la canzone mi piaceva tantissimo, ed anche lui era un bel tipo, altro che quelli modaioli dei caraibi, il PIRATA è Harlock, punto.

L' ho ritrovata su You Tube, pensavo di trovare tra i commenti post nostalgici di trentenni, invece ci sono solo frasi che si dividono tra chi vuole Harlock fascista o Harlock comunista.

Avete letto bene: Harlock fascista o Harlock comunista, parlare delle tendenze politiche di un cartone animato anni 80, per giunta giapponese credo rientri nella top ten delle cose più inutili da fare al mondo.

A parte questo, ognuno è liberissimo di occupare il tempo come vuole, ma perchè dobbiamo andare ad insozzare di politica anche i ricordi buoni che abbiamo?

Da bambini queste domande non ce le facevamo, perchè non eravamo ancora corrotti dalla politica e dal resto, guardavi Harlock e tutto il resto chiedendoti se era giusto o meno quello che facevano, non come adesso che abbiamo bisogno di sapere il colore prima di esprimere un giudizio.

lunedì 15 dicembre 2008

Mister

Ieri sera sono andato a vedere la prima partita di pallavolo della mia vita, intendo una partita seria, non di quelle che faccio coi miei amici in cui si prende a schiaffoni un povero pallone incuranti delle traiettorie e che terminano con il conto dei traumi.

Era un match importante per la squadra della mia città natale appena tornata in serie A2, quelle partite assolutamente da vincere dopo un periodo così così e contro una diretta concorrente per la salvezza.

Appena entrato dentro il palazzetto sono stato colpito (Non fisicamente) dai mille palloni per aria durante il riscaldamento, mezz' ora di alzate, schiacciate e ricevute (Si dice così ?).
Poi si inizia, lo speaker, un clone di Caressa fuori luogo, incita i padroni di casa, l' allenatore ospite è Carlo Mazzone col vestito buono.

Tre set senza storia, in un' ora e mezza scarsa i "nostri" vengono presi a pallonate in casa loro, ogni tanto provano a rialzarsi d' orgoglio ma poca cosa, mi intenerisco per il mister dato che lo sono anche io (Di calcio), lo osservo sempre più spesso; cambia uomini, indica schemi, si infuria nei time-out.

Della mia prima partita credo che resterà nella memoria l'immagine di quell' allenatore che alla fine assiste impotente al saccheggio, elegante, in piedi vicino alla panchina.

venerdì 12 dicembre 2008

Siamo sempre i giovani di qualcun altro

Oggi una mia amica festeggia 34 anni, era un po' giù al telefono, secondo lei sono troppi, io l'ho rincuorata dicendo che era vero, d'altronde ci sono passato due settimane fa.

Poi sono finito sul forum del sito Corriumbria, molti runner stanno facendo già i conti per la categoria del prosimo anno, credo che vadano di 5 anni in 5 anni, se io dicessi loro (Che sono più grandi di me) di non prendersela per l' ingresso in una categoria più grande, sono sicuro che mi risponderebbero: "Parli bene tu, magari io 34 anni..."

Allora ho capito, per quanti anni puoi festeggiare siamo sempre i giovani di qualcun altro!

martedì 9 dicembre 2008

Sedersi in panchina

Ho giocato per molti anni a calcio, da quest' anno sono diventato allenatore, mi sto accorgendo che è cambiato anche il mio modo di vedere le cose, quelle in ambito calcistico intendo.
Dovrebbe essere una faccenda tipo ex dipendente diventato improvisamente capo, non mi è mai successo (Lavoro per conto mio ma non ho dipendenti) ma credo che possa aiutare a capire meglio per chi non è al dentro del pallone.

Quello che ho notato in questi pochi mesi:

1- Forse perchè ero una punta tendevo ad elogiare quegli allenatori che praticavano un calcio spettacolare ma non vincevano niente (Es. Zeman), e tendevo a denigrare quelli difensivisti (Tipo il Trap), adesso mi è capitato con la squadra in vantaggio di chiudermi con un 8-1-1.

2- Da giocatore dicevo che il campionato amatoriale andava vissuto appunto amatorialmente sfruttando tutte e cinque le sostituzioni in modo da giocare tutti, adesso se gli undici che ho schierato dall' inizio giocano bene trovo difficoltà a fare dei cambi, questo perchè mando a donne di facili costumi lo spirito amatoriale e penso solo a vincere senza crearmi problemi.

3- "Siete tutti uguali, è normale che c' è chi giocherà di più e chi giocherà di meno, però farò in modo ecc.. ecc..." Sapevo che erano parole di circostanza ma ora lo so meglio.

giovedì 4 dicembre 2008

Sono vivo e vegeto

Salve a tutti, riesco ad aggiornare poco il blog in questo periodo, ma non temete, sono vivo e vegeto, anzi, sono vivo, e vegeto.
(Attenzione alla punteggiatura)