martedì 29 dicembre 2009

L' anno che verrà



Dell' anno che verrà non so niente (Diffidate da chi dice di vedere avanti nel tempo, per esempio maghi della finanza che non hanno minimamente, non dico previsto, ma nemmeno intuito una crisi economica delle proporzioni che conosciamo).

Però di questo passato so che, sportivamente parlando, ho corso 5 Maratone, 210,975 km di fatica, sogni, emozioni.
Ho fatto il conto, perchè comunque ognuna è fare i conti con se stessi, e alla fine i conti tornano, sotto il traguardo tutto torna, anche se non hai fatto il tempo che ti eri prefissato sei comunque contento di averne finita un' altra, una tacca nuova nuova da segnare sul notes dell' autostima.

L' ultima di quest' anno è stata anche la migliore: 3h e 27' 27'', fatta a Calderara di Reno su un circuito da 12 giri, all' inizio un po' temevo proprio questo, invece dal punto di vista mentale è stata la più semplice, anzi, quando ho saputo che avevano aumentato i giri ho provato un senso di conforto, al momento ne ho ignorato il motivo(Follia? Masochismo?), però è bello fidarsi dell' istinto.

Credo che siano queste gare che si avvicinano di più all' essenza della corsa per come la intendo io; il correre per correre, il correre fine a se stesso, non da ad a.
Provo a spiegare:

C' è una grande frase nel libro "On the road" di Jack Kerouak, una parte di dialogo tra due dei protagonisti:
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare »

Un circuito è diverso da una gara in linea, prima o poi finirà anche lui, certo, e anche in esso comunque cerchiamo tempi/obiettivi, però dal punto di vista più "filosofico" forse è il tipo di percorso che si avvicina alla mia idea di corsa ideale, cosa mitica che non può esistere, è l' onda perfetta che aspetta il surfista, non so spiegarmi meglio, e se non ci siamo capiti forse è perchè abbiamo ragioni diverse.

(O perchè tre Maratone in 60 giorni si sentono nelle gambe e anche nel cervello!)

domenica 27 dicembre 2009

Maratona di San Silvestro a Calderara di Reno












Oggi ultima Maratona dell' anno: Maratona di San Silvestro a Calderara di Reno (Bo)

Gara su un circuito da ripetere 12 volte, ho ottenuto il mio miglior crono dell' anno: 3h 27' 27"
Come si vede dalla foto è stata dura anche per il Garmin, presto dettagli.

venerdì 25 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

Premi e riconoscimenti


Il Nobel per la pace ad Obama, arrivo tardi e se ne è già discusso abbastanza, però mi preme ri-sottolineare che in contemporanea inviava altri 30000 soldati nella guerra di Bush, giusto o sbagliato che sia stride un po' col premio no? (Non valgono giustificazioni da persona adulta tipo: "Eh, un conto è fare i discorsi al bar un altro trovarsi in certe situazioni" o simili)

Stasera riconoscimento meno importante ma sempre significativo assegnato dal magazine americano Time: l' ultima copertina del 2009 con la foto dell' uomo dell' anno.
Insomma cover per Ben Bernanke, presidente della banca centrale americana, ruolo che copre dal 2005, se vogliamo semplificare all' osso è in pratica l'uomo più in alto sull' economia del paese che con le sue scelte e le sue politiche incide sul resto del mondo.

Ora dico, avrà avuto un ruolo nel non far affossare il sistema del tutto, della misera ripresa che intravedono solo certi analisti (Gli stessi che non sono riusciti a prevedere questa crisi), ma credo che a questo punto vada anche detto che è uno dei responsabili principali della crisi, se non il responsabile : a capo del baraccone dal 2005 a oggi...

Inizio a credere in qualche premio anch' io, non ho fatto niente per meritarlo, quindi penso di essere a buon punto!

martedì 8 dicembre 2009

Spirito di squadra



Doppio allenamento di gruppo in questi ultimi giorni, venti persone stamattina (Foto), domenica eravamo anche di più.
Nonostante la corsa non sia propriamente uno sport di gruppo permette lo stesso di sviluppare un sentito spirito di squadra, un senso di appartenenza.

Credo che il primo anello della catena che lega un gruppo (Vale per tutti i gruppi) sia il fatto di parlare la stessa lingua e non sentirsi pazzi scatenati, come vuoi chiamare gente che passa le cene a parlare di scarpe e ripetute e che oramai legge l' orologio solamente per metterlo in relazione ai km?

Posso conoscere il miglior ascoltatore del mondo, posso essere il narratore più preciso e accurato del mondo, ma se il mio ascoltatore non ha mai provato certe sensazioni non potrà mai capirle veramente; non si può spiegare come fai a correre ancora quando le ultime energie sono bruciate molti km prima o come ti emozioni il tifo lungo una gara.

Una volta legato dalla catena tutto va di corsa, e come se no?
Allenamenti, cene, allenamenti, pranzi, allenamenti, merende e così via.

Una delle cose più belle (Che vanno anche al di là della squadra) è che scompaiono differenze che sarebbero impensabili per altri sport; qui puoi fare volate con ragazze o con gente con vent' anni di più (E non di rado perderle).