mercoledì 27 aprile 2011

Noi no (50 Km di Romagna)



Martedi mattina ascoltando la radio sentivo i resoconti degli ascoltatori che telefonavano per raccontare come avevano passato il lunedi di Pasquetta;

c'era chi aveva dormito fino a tardi per recuperare gli stravizi pasquali, noi no
c' era chi ne aveva approfittato per una gita con abbondante pranzo incluso, noi no
chi senza gita aveva comunque fatto l' abbondante pranzo, noi no
comunque per tutti giornate rilassanti o tendenti alla distensione, noi no

Noi saremmo i circa 500 che hanno deciso che la cosa più sensata da fare il lunedi di Pasquetta è percorrere 50 km a piedi, preferibilmente con un bel dislivello intorno a metà percorso, tanto per non farsi mancare niente.

Sede della gara è Castelbolognese, a metà strada tra Faenza e Imola, del Marathon siamo in otto, arriviamo un po' lunghi con i tempi, salteremo il riscaldamento ma poco importa, 50 km bastano e avanzano no? Che vuoi scaldare?
Rivedo runner conosciuti sulle strade di altre gare ma devo sbrigarmi per attivare il chip e mi butto oltre l' arco della partenza, arco che tra 4h e 52' mi vedrà tornare stremato ma comunque contento.

Oramai tutte le partenze sono uguali: via, tutti persi, poi un paio di km a ricercare i compagni di squadra, almeno per correre insieme i primi.
Dopo il ricompattamento tutto procede bene, la giornata è un po' afosa, sudo un po' troppo ma sento le gambe buone, si corre bene.

Fino al 20° km niente da segnalare, poi per vari motivi resto solo, procedo tranquillo fino all' inzio della salita di 5 km che conduce a Monte Albano, poi appena inizia non resisto e spingo un po' di più, so che la pagherò ma mi piace aggredire gli assolati tornanti che portano in cima.

Faccio un tratto con una ragazza del Golden Club di Rimini (Nadia, che alla fine mi darà mezz' ora!) e svalico soddisfatto, incontro i compagni Luca e Sergio e ci buttiamo in discesa anche sotto i 4 al km aggiungendo per me troppo al troppo, infatti dopo un po' tiro i remi in barca e rallento, non posso andare con loro, però la mia presa di coscienza è tardiva, ed infatti intorno al 43° tirerò anche la barca e percorrerò molti tratti camminando.

Ho crampi lancinanti e provo a cambiare anche modo di corsa, più o meno mi muovo con la postura di un centometrista ma al rallentatore, in quel momento avrei voluto mettere un cartello sulle spalle con scritto: "Non sono scemo, sto lottando con i crampi", per fortuna il teatrino dura poco, tornano i dolori ma almeno sembro normale.

Oramai sono alla frutta, anzi dopo, al caffè, quando posso provare a ripartire di corsa arrivano le forze, non quelle che cercavo però, ma quelle di stomaco, quindi per un motivo o per l' altro devo camminare, ed ad essere sinceri non è che mi dispiaccia più di tanto, sono veramente esausto e so di aver dato tutto, sto passeggiando sull' orlo dei miei limiti senza rimorsi.

Ho corso l' ultimo tratto (Ma l' ultimo ultimo) giusto per dare un' apparenza di dinamismo alle foto, poi la meritata medaglia al collo e il ristoro ancora sbronzo di fatica, una bella doccia fredda ed eccomi come quasi nuovo a scambiare tempi e racconti con i miei compari di fatiche.

In molti domani riprenderanno il lavoro o la solita routine rigenerati e ricaricati per affrontare la settimana, noi no

martedì 26 aprile 2011

50 Km di Romagna: 4h e 52'

Seguiranno approfondimenti

venerdì 22 aprile 2011

50 Km senza panchina

Dopo la mezza di domenica ad Alfonsine (Ra) lunedi si torna in Romagna, per una gara lunga più del doppio.
Sarà la mia prima volta alla "50 Km di Romagna", spiegare l' altimetria è semplice, per lo meno da quello che si vede: sale fino a metà, poi scende fino alla fine, una v rovesciata.

So che non sarà proprio così, ci sono dei saliscendi, specialmente nella prima parte, che se affrontati senza giudizio ci segheranno le gambe per il ritorno, e nonostante le tante gare e i tanti km ce le faremo segare.

Noi del Marathon saremo un bel gruppetto, una squadra di calcio senza riserve; undici titolari, quindi niente ritiri, non abbiamo la panchina.

lunedì 18 aprile 2011

Palla prigioniera

Venerdi sera ho visto il nuovo film di Nanni Moretti; "Habemus Papam".

Non faccio una recensione, non credo si possa parlare di bellezza o bruttezza, come tutte le cose ci sono cose che piacciono o meno.

Il bello dei film di Moretti è che comunque la domanda (Mi è piaciuto?) dura un po' più, almeno per me, ma credo che sia un bene, perchè vuol dire che comunque mi ha aperto interrogativi, non mi dimentico di averlo visto dieci minuti dopo i titoli di coda come faccio (O vorrei fare) con altri film.

La chiesa prontamente ha sconsigliato i fedeli di andare al cinema a vederlo, addirittura leggo di una denuncia, confermando così la solita condotta anacronistica e fuori luogo, proprio come il cardinale che nel film propone di giocare a palla prigioniera.*


*(Il Moretti-attore gli risponde che sono 50 anni che non si gioca più a palla prigioniera)

martedì 5 aprile 2011

Dopo una 100 (In bici)


Sarà che questa domenica ho passato circa 10 ore sopra una bicicletta, sarà che erano tre giorni che non correvo, ma stamattina andavo proprio bene, avevo proprio voglia e bisogno di "pestare" la strada.

Per l' esattezza sono stato in bici 9h e 33' dato che ho accompagnato un' amica (Wonder Woman, per chi ha seguito le altre avventure) alla 100 km di Seregno, h
a compiuto una grande impresa alla sua prima 100, considerando anche la giornata abbastanza calda, un naturale cedimento nella seconda parte ma niente crisi, senza camminare un metro.
Chi ha rischiato sono stato io, ho deciso di seguirla così perché tanto a piedi non ce l' avrei mai fatta, vedi Strasimeno.

Il sabato sera un bel disturbo intestinale (Mi sembra sia il 2°/3° in tutta la mia vita) mi mette in allarme, la mattina sono ancora scombussolato, devo quindi tenermi leggero a colazione e per non rischiare arriverò a fine gara con una banana.
Seguire i centisti è una bella esperienza, probabilmente è l' unico modo per me per vivere un evento di questo genere, per adesso non riesco ad entrarci mentalmente, ad invogliarmi a tanti km tutti insieme.

Pensavo di uscire con più dolori da bici, dato che non sono un ciclista abitudinario, invece quasi tutto a posto, giusto un fastidio dovuto alle corde dello zaino all' altezza delle spalle, più o meno dove Goldrake tiene le lame dell' alabarda spaziale.

Ora devo mettere su km per correre decentemente la Barchi-Fano, intanto domenica partiamo con la mezza tra Terni e Narni.