domenica 15 luglio 2012

Ancora una volta





Che ci sia qualcosa di inconsueto nei podisti questo si sa, c' è una gara in cui si manifesta una discreta sostanza di questa atipicità, si tratta della Rimini-Verucchio (La mia mezza preferita)
Rimini è solitamente punto d' arrivo, ciabatte sole e abbronzante di giorno, passeggio e discoteca di sera, per il runner è solo la partenza di una gara, un nome come tanti altri nella loro geografia da Garmin, che poi parta dal centro, fregandosene della riviera è un' altro punto a supporto della teoria, c' è anche la la notte rosa ma per 300 individui in pantaloncini corti e scarpe dai colori improbabili è più giusto e ragionevole scappare da tutto questo (Poi magari tornano) e risalire su 21 km di tornanti verso un paese dell' entroterra.
Forse è anche per questo che la corro tutti gli anni, per il suo essere simbolo, per essere estate a modo suo, senza doveri o relazioni col fare comune, semplice sforzo scelto per passione, salite e clima torrido, appagamento ed equilibrio, ancora una volta.

giovedì 5 luglio 2012

L' ora del tagliando

 

Ci sono film che periodicamente devo rivedere, non so perchè, deve trattarsi dello stesso disturbo che costringe Nanni Moretti, come dice in “Caro Diario”, a passare almeno due volte al giorno sul Ponte Flaminio a Roma, sono quelle cose irrazionali che ci procurano piacere, che vanno fatte e basta.
(Se a procurarci piacere fosse sparare in piazza all' impazzata sarebbe un' altro discorso, non terminabile semplicemente con “vanno fatte e basta”).

Uno di quelli che rivedo almeno una volta l' anno è Marrachech Express, un film del 1989 di Gabriele Salvatores, ma siccome io l' ho visto nel 1992 per me è del '92, anno della maggiore età, di Olimpiadi e sommo cazzeggio, un dolce far niente di una qualità quasi professionale (La specializzazione arriverà poco dopo, in un solenne biennio pre-militare).

Era un film visto per caso, registrato dalla tele in vhs e visto senza tanta convinzione,