Quelle
corse che servono, quelle in cui vuoi essere da solo, a volte ci
vogliono anche queste, ed oggi era il giorno giusto.
A dire
il vero neanche preventivato, avrei dovuto far altro e stava piovendo
di brutto, alle otto improvvisamente pausa pioggia, senza pensarci,
per la paura che ricominciasse, ho infilato maglietta, calzoncini,
scarpe, mp3 e via in strada.
Per i
primi due km, fino al sottopasso che prendo sempre, tutto regolare,
quello lo vedo come il vero ingresso nella corsa, dato che prima di
prendere la strada bianca devo attraversarne di trafficate e quindi
stare attento.
Il
sottopassaggio del treno insomma come porta, e poi la sensazione di
essere a casa, sulla “mia” strada, un luogo di tutti in verità,
ma stranamente rassicurante, una riga bianca a forma di lampo che
taglia dei campi nella quale