martedì 30 settembre 2008

Zavorra

Per fortuna molto raramente ho dei mal di testa, però grazie alla corsa so riconoscere meglio i segnali che il mio corpo mi invia e decifrarli.
Il leggero fastidio che sentivo crescere, il famigerato "cerchio"era facilmente riconducibile ad una mattinata impegnativa al lavoro, non tanto nel senso pratico ma in quello mentale; tre lavori veloci e fuori sede, ferramenta per rifornimento "volante " per non arrivare in banca e in posta alle dodici, orario di punta.
Finito tutto, il pomeriggio di fretta sul posto abituale.

Sapevo che una sgambata avrebbe risistemato tutto, sono partito senza mp3 dopo tanto tempo, volevo stare solo con me, l'unica musica quella dei miei passi e del mio respiro.

Un po' alla volta la zavorra è rimasta alle spalle; scadenze, mutui, bollette, Berlusconi Veltroni e compagnia brutta, alla fine dei quaranta minuti anche il mal di testa era sparito, deve essere rimasto indietro con le preoccupazioni sprofondato in un buco nero dello spazio e del tempo.

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