lunedì 29 marzo 2010

Consigli a Ivan Drago

Sabato sera a cena (E che cena!) a casa di amici, sulla tele accesa si ripete il duello Rocky Balboa - Ivan Drago, anche stavolta vince Balboa, nonostante sia la metà più piccolo.

Eppure Drago come al solito era partito bene, l' abituale strafottenza e una serie di pugni terribili, poi la consueta flessione da metà match in giù, a questo punto è evidente che la colpa sia degli allenatori-preparatori: deve lavorare sulla tenuta.
Secondo me va agito anche sull' aspetto mentale di Drago; per alcune riprese gonfia come una zampogna il suo rivale, poi appena prende un pugno un po' più forte del normale va in crisi, inizia a sanguinare e sembra spaventarsi, è evidente che l' avversario trae vantaggio da questa sua esitazione, anche se accusa il colpo dovrebbe imparare a non darlo a vedere.

La volubilità della sua ragazza poi non lo aiuta certo a trovare un buon equilibrio; prima dei match sembra contenta ed entusiasta, quando perde sistematicamente lo manda a quel paese, Ivan è grande e grosso ma si vede che soffre per questi continui saliscendi sentimentali.

Ricapitolando io agirei:
1- Preparazione fisica più puntata sulla resistenza che sull' intensità, quindi lavori specifici sul fondo.
2- Assunzione di un coach mentale per gestire meglio i colpi più duri o inattesi
3- Stabilizzazione del rapporto sentimentale, nel peggiore dei casi anche cambiando partner. (Tanto nel prossimo film la bionda va con Marion Cobretti)

martedì 23 marzo 2010

Sessanta secondi

Un minuto esatto, sessanta secondi di meno rispetto ai 12274 della mia migliore prestazione sulla Maratona, una misura quasi impercettibile se vista così, però dentro questa piccola frazione di tempo ci entrano 5 Maratone e tanti allenamenti, gare più corte, tanti dubbi e alcune certezze.


Il giorno del personale lo "senti", percepisci dentro una forza domata, fondamentale per i primi km, perchè stai bene e rischieresti di forzare troppo, trattandosi poi della prima Maratona (Su otto) che ripeto sono partiti subito i confronti con l' anno precedente, è incredibile come tornino alla mente i particolari, ogni tratto difficile che passo è una conquista e uno stimolo confortante.

Ricordo bene quando lasciai i miei compagni nei dintorni della Moschea, stavolta invece aggredisco quel tratto in salita senza perdere il passo, e questo dentro è un buon sostegno, tutto va di conseguenza; la testa sta bene, il corpo sta meglio, il corpo va bene e la testa sta meglio e così via.

Quando sono al 30° inizio a pensare che manca meno di un' ora e che stiamo tornando verso il centro, lì troveremo un po' più di pubblico, una buona spinta morale.

Iniziano i punti dove l' anno scorso camminavo (Largo Torre Argentina, Via del Corso e tratti a seguire) e ora invece sorpasso molti podisti, dal 30° all' arrivo ben 500, sto correndo alla grande sempre più convinto del personale, stridono i tendini sui sanpietrini e mi accorgo che corro a denti stretti, rabbioso, non permetterò che come altre volte siano pochi secondi a fermarmi da un tempo, stavolta no, non è giornata di sputtanare 3 ore e rotte di corsa.

Ai meno due sento la prima vera stanchezza, non mollo però, mi torna in mente Menchov che da queste parti ha rischiato di lasciarci il Giro d' Italia a causa di una caduta, poi vedo il Colosseo e la rampa che gli gira intorno salendo, questa è l' ultima vera fatica, l' ultima perchè quando poi vedo il traguardo passa tutto, allungo ancora più che posso, non voglio lasciare nemmeno un centimetro incustodito al tempo.

Poi sono dall' altra parte e posso rilassarmi, aspetto a prendere la medaglia, voglio essere più lucido, mi appoggio ad una transenna e mi godo il personale provando sensazioni che sarebbe impossible descrivere e spiegare veramente.

(E' difficile fare il PB a Roma e non sentirsi un po' gladiatore)

lunedì 22 marzo 2010

3h 23' e 34''

Il titolo lo prende tutto il tempo, importante perchè:

1- E' il mio personale in Maratona
2- E' fatto in una 42 km abbastanza impegnativa
3- E' un anno che aspettavo la rivincita con la capitale

Seguiranno dettagli

giovedì 18 marzo 2010

L' onda perfetta



Ultime sgambate prima di Roma, ieri sera 15 km in compagnia, stamattina uscita da solo di circa40' , molto tranquilla, subito abbandonato dal Garmin per esaurimento batteria, meglio ancora, così non ho avuto il minimo condizionamento, tanto a questo punto c' è poco da inventare.

Allora mi godo il timido sole e la musica che mi accompagna.

In fondo il podista è come il surfista, aspetta l' onda/corsa perfetta, non necessariamente un personal best, anche un' uscita simile alla mia di stamattina; sole musica e buone sensazioni può aspirare ad essere perfetta, per fortuna non lo è, per fortuna perché così si continua a correre verso la perfezione, chi più veloce chi con più calma , chi a piccoli, chi a grandi passi.

Questo è uno che l' onda l' ha trovata: Mollare tutto del 29/05/2008

domenica 14 marzo 2010

L' ultima prima di Roma

Stamattina buona gara a Solomeo (Pg) di 13 km, percorso "mosso", stimolante, media finale 4':06''.

L' ultima "tirata" prima di Roma, questa dovrebbe essere una settimana abbastanza tranquilla, senza lavori particolari, farò delle uscite a sensazione.

Un anno è volato, mi sembra ieri che scrivevo questo post sul giorno dopo.

martedì 9 marzo 2010

Nella morsa del gelo*

Roma 2010, siamo quasi arrivati, ultimi allenamenti-test, poi cercherò di godermela un po' più dell' anno passato.
Non cerco il tempone, so che Roma è dura, non è piattissima e i tratti con i sanpietrini sono duri, però nemmeno il tempaccio.

Sui trenta km del Lago Trasimeno sono andato bene, la media finale è venuta 4'36" al km, nella salita finale ho anche "spinto", dieci minuti in meno dell' anno scorso e sensazioni opposte; un anno fa ero arrivato sfinito, ora ho chiuso in progressione.

Ieri riposo, oggi riposo forzato; vento e bufera di neve dalle mie parti, un' ora di noiosissima cyclette, domani fuori con qualsiasi condizione meteo!

*Per allinearmi ai titoli dei Tg senza fantasia

sabato 6 marzo 2010

Il passatempo più sano ed economico!

Stamattina 40' tranquillissimi, godendomi il sole e delle belle canzoni light nell' mp3, posso affermare: un' uscita rigenerante.

Per la corsa vale il motto scritto sulla "Settimana Enigmistica": é il passatempo più sano ed economico!

giovedì 4 marzo 2010

Post tecnico

Settimana abbastanza impegnativa questa, tre giorni di fila di allenamenti "tosti".

Martedi il più tranquillo: 14 km spaccati, media finale 4'47'', non male considerando che è stata un' uscita tutta controvento.

Ieri sera 10 x 1000 media 4'08''-4'10'' al km, recupero 500 a piacere.

Oggi parto per 2 km di riscaldamento, poi 12 km a 4'38''-4'42''.
Il percorso è leggermente "mosso" però tengo bene la media.

Ci sono gli ultimi tre; il primo e quattrocento sarà in salita, non esagerata però lunga e costante, mi viene in soccorso, a puntino, Marilyn Manson con "The beautiful people", qui spingo bene e resto in media, un po' a fatica ma resto.

Il bello arriva sui 600 metri che precedono l' ultimo km, quello che di solito chiudo senza difficoltà in progressione (Perchè è piatto, a parte gli ultimi 200 metri, e perchè appunto, so che è l' ultimo).

Non permetterò che una stupida salita mi abbassi la media, in realtà sono stanco,
ma da circa 40 secondi è partita una canzone prepotente, non avrei potuto chiedere di meglio, l' intro mi porta proprio ai piedi, l' attacco con i Who e perdo poco, un poco che recupero tranquillamente nella solitaria volata finale.

Media complessiva 4'36'', non male!