domenica 26 aprile 2009

3°/ 4° Tappa del giro dell' Umbria

Chiudo la serie del giro con le tappe numero tre e quattro nello stesso post:

Montone, Sabato 25 ore 17:30: tappa simile a quella di Montecastello Vibio, prima parte in discesa, seconda in pianura, terza in salita (Dislivello di 207 metri in 5 km).

Oramai quasi tutti i partenti accusano dolori, più o meno negli stessi punti, i polpacci sono i più gettonati ma vanno forte anche i quadricipiti.
Forse la discesa iniziale aiuta un po' a "sciogliere", in pianura fatico, in salita di più ma pensavo peggio, chiudo adddirittura con una volata!
Ristoro perfetto con: uva, crostata e birra. (La birra a dire la verità l' ho presa al bar per conto mio ma ci stava benissimo).

Foligno, stamattina, uno legge il programma e pensa che l' inferno sia passato: 10 km in pianura, nella testa diventano una passerella finale dentro la città pregustando il pranzo finale.

Non è così, ogni gara è gara e si tira alla morte, in più il percorso è formato da 4 giri da 2,6 km circa col risultato che già al secondo conosci le mattonelle una per una, per nome e cognome, comunque 4'16'' di media, non male per me.

Gran finale con pranzo tutti insieme, premiazioni e danzatrice del ventre, quella in foto.
Alla conclusione delle quattro tappe: 41° posto assoluto e 3° di categoria.

venerdì 24 aprile 2009

2° Tappa del giro dell' Umbria

La seconda tappa del Giro dell' Umbria svoltasi oggi a Montecastello Vibio è iniziata per me nel bellissimo Teatro della Concordia.

Ero accodato ai miei compagni di squadra, li seguivo un po' distratto dal telefono convinto che stavamo andando alla punzonatura pre-gara, invece fatta una piccola rampa di scale mi sono ritrovato nel teatro più piccolo del mondo, 99 posti!

Aperto in occasione della gara, in una visita di circa venti minuti una gentile signora ci ha raccontato la storia e ce lo ha fatto visitare, già l' idea del teatro più piccolo del mondo è affascinante, ma la cosa che mi fa perdere la testa sono i 99 posti!

Ho fatto lo "sbaglio" di chiedere il perchè di questo, mi immaginavo una storia romantica, sul filo della leggenda, invece era solo una questione di tasse; nel 1898 quando fu costruito c' era questo limite per non entare in scaglioni più costosi, tutto qui, giusto per appannare leggermente la visita.

La gara:

Partenza alle 17:30 dal centro del paese, anche oggi in programma salita e discesa, ma proprio così, al singolare: una discesa e una salita, mezza gara in giù e mezza in su, dal punto più basso a quello più alto 252 metri di dislivello in 4,8 km
, il tempo ha tenuto, giusto due gocce prima del via.

Ancora un avvio in discesa, più lungo però di quello di ieri, quasi cinquemila metri fatti sotto i 4' al km, per me significa volare, poi appena la strada spiana un po' le gambe,
abituate a non spingere per venti minuti, si bloccano, ci vuole circa cento metri per riprendere una corsa normale, tempo di adattarsi ed ecco che inizia il muro.

Non sono andato male, ultimamente mi sono allenato con qualche uscita in salita per prepararmi alla Barchi-Fano, maratona con saliscendi, sono riuscito a riprendere qualcuno, solo sorpassi, addirittura ho accelerato all' arrivo.

Domani altri 11 km a Montone, uno dei cento borghi più belli d' Italia, paese simile a questo; in cima ad un colle, capito no come sarà l' altimetria?

giovedì 23 aprile 2009

1° Tappa del giro dell' Umbria













Orvieto, ore 17: 30, prende il via il giro dell' Umbria 2009, è la prima volta che partecipo, e ora che ci penso anche la prima che vado ad Orvieto!

Questa tappa in origine era di 10 km, poi a pochi minuti dalla partenza siamo stati avvisati che era più corta, intorno ai 7,4 km, in realtà alla fine secondo i Gps di tanti partecipanti saremo a 6,4 km.

Al via tutti o quasi a studiare chi avremo nella nostra categoria, gli uomini da "puntare" insomma, ovviamente chi ambizioni di classifica, io non ce l' ho e quindi studio poco, saluto i runner conosciuti via via in anni di gare.

La gara è stata dura, dopo una discesa di circa un km e mezzo dal via siamo entrati su un sentiero che circonda la rupe su cui sorge Orvieto, qui saliscendi infernali con salite corte ma dure, da camminare, e discese ardite (Come canta Battisti).

In una delle salite è stata simpatica una guerra tra poveri (Data la posizione) che ho ingaggiato con un altro corridore, ci siamo superati due volte, prima lui a me mentre camminavo, dopo pochi passi ho superato io a lui mentre camminava, tutto questo in circa mezzo minuto e venti metri di strada, alla folle velocità dei 2/3 km/h.

Ultimo chilometro e mezzo: nubifragio con grandine, correvo a testa bassa, la alzavo a qualche incrocio per cercare i ragazzi che segnalavano la strada, una volta tornato davanti al Duomo, dove eravamo partiti, ho visto che il vento aveva portato via tutto: striscioni, arrivo gonfiabile, transenne...

Comunque gli organizzatori riparati sotto il Duomo prendevano tempi e numeri, domani saprò anche il mio crono dato che il GPS quasi alla fine si è spento, forse si è scaricato, forse è più assennato di chi lo porta e alle prime gocce di pioggia ha chiuso le trasmissioni!

lunedì 20 aprile 2009

Dove è entrata la primavera ?

Ancora pioggia, il primo che sento lamentarsi che quest' anno non ha piovuto lo prendo a schiaffi, bambino, anziano o donna che sia.

A dire il vero non ha fatto una goccia per tutta la giornata, poi come esco dal lavoro verso le 18:30 ecco che con lo stesso tasto con cui apro l'auto do il via anche ad una precipitazione, come dicono in tele.

Non è che morissi dalla voglia di riprendere a togliere sassi dal giardino, dopo il lavoro preferirei passare la serata in altri modi, ma se continua così non finisco più.

Domani è un mese che è entrata la primavera, entrata chissà dove perchè qui ancora non si vede, speriamo che riesca a uscire!

martedì 14 aprile 2009

C' è sempre la prima zappa

Questa in foto è la mia prima zappa, "sappa" dalle nostre parti, l' ho comprata oggi, undici euro, ferro e manico tutto compreso.

Quella vecchia l' avevo presa in prestito dai miei, benchè in sei anni avrò dato si e no dieci/dodici "zappate" di numero, dico sul serio, sono riuscito a romperla.

Il giorno che compri una zappa sembra un divisore, non so bene perchè e di preciso tra cosa, però ho questa percezione.

Forse deriva dal fatto che fino ad ora nel mondo dentro il mio cervello è sempre stata nel ripostiglio degli attrezzi particolari, quelli con la targhetta: "Oggetti da grande".

Oltretutto non devo essere molto convincente come ortolano: anche il commesso della ferramenta fa battute su di noi (Su me e la zappa).

Per il momento mi sta servendo solo per estrarre sassi di tutte le forme e dimensioni dal mio piccolo giardino, a giudicare dalla quantità ci dovrebbe essere stata una costruzione simile al colosseo per dimensioni, ma non ho finito, potrebbe essere stata ancora più grande.

mercoledì 8 aprile 2009

Emergenza emergenti

Gli emergenti a cui mi riferisco nel titolo del post sono quelli nel campo musicale, ne hanno passato giusto uno ieri in una nota radio italiana, presentato inoltre come un mezzo fenomeno.

Poche note e poche frasi e già me lo sono immaginato, finto stordito, tipo Tricarico, sarà anche la voce e il modo in cui la usa che mi richiama a quel modello.

La canzonetta va avanti, credo debba essere la più interessante per le radio, quella su cui puntare tutto insomma, non oso pensare al resto del disco, se fossi in auto avrei già cambiato stazione ma sono al lavoro e lascio stare (Durante la giornata perderei più tempo a cambiare stazioni che a lavorare).

Per non farsi mancare nulla agghiacciante chiusura con coro di bambini che ripetono il titolo più volte.

Ora dico: una canzone "sbagliata" in una discografia di centocinquanta pezzi come ad esempio quella di Vasco ci può stare, probabilmente altri grandi cantanti hanno messo nei dischi canzoni un po' così tanto per riempirli, ma pretendere di avviarci una carriera!
D' altronde i giovani di adesso non sanno più aspettare, bruciano i tempi, incidono direttamente la canzone brutta.