martedì 5 agosto 2008

Nella corsa non ci vuole fretta

Immaginarmi in gara nelle mie attuali condizioni è difficile , per adesso una competizione è solo un ricordo , o forse no , perchè la sfida è con me stesso , ripartendo da quasi zero ogni minuto in più è una vittoria , sessanta secondi rubati al tempo inattivo , ogni centimetro in avanti è un avvicinamento al Leone che ho lasciato un mese fa , in buona forma su una salita di 21 km che da Rimini porta a Verucchio.
Amici , fisioterapista ed esperienza , mi consigliano di non forzare i tempi , e non lo farò , è troppo importante il paradosso (Apparente) che nella corsa non ci vuole fretta , poi è anche vero che più passa il tempo più sarà bello ritrovarsi.

2 commenti:

the rock ha detto...

"la sfida è con me stesso , ripartendo da quasi zero ogni minuto in più è una vittoria, sessanta secondi rubati al tempo inattivo , ogni centimetro in avanti è un avvicinamento al Leone che ho lasciato un mese fa..."

le tue parole mi hanno fatto tornare in mente la mia esperienza di due anni fa...(mai dimenticata) che ora ti racconto:
due anni fa, (il 29 gennaio) ho subito un intervento chirurgico per l'asportazione della tiroide...(niente di grave, solo che per le tre settimane successive, sono dovuto stare, come convalescenza quasi immobile in casa) sono uscito a fine febbraio, camminando con fatica un paio di volte 20'e poi mezzora, fino alla prima corsetta intorno a 7/km faticando l'indescrivibile...
poi, come dici tu "un minuto alla volta" e sempre con più cattiveria, sono arrivato alla sfida con la maratona di Padova del 25 aprile, dove ho realizzato il mio 3° tempo di sempre: 3:06:53...(ma il primo in assoluto come soddisfazione...)

va beh: (scusa l'autocelebrazione...) te la regalo come augurio...

Leonechecorre ha detto...

Grazie the Rock , i tuoi auguri sono carburante , spero anch'io di tornare ai miei tempi così in breve tempo come hai fatto tu !
Hai visto ? Dopo Riccò anche Sella !