sabato 27 giugno 2009

Polvere e suoni

Da "Pao Pao" di Pier Vittorio Tondelli:
"E' dunque un momento un po' sospeso e rarefatto, anche la landa più deserta appare meno vuota di un qualsiasi luogo costruito per accogliere uomini e da questi disertato..."

Stimolava queste considerazioni, questa mattina, il capannone dove ho lavorato questi ultimi dodici anni, dopo una settimana di mangiate di polvere per sgombrarlo.

Ora che è vuoto si sente il rimbombo dei passi e delle nostre voci, so già che questi effetti acustici si stamperanno nella mia memoria, l' ho già provato al congedo militare, quando si chiuse sbattendo per l' ultima volta il cancello della caserma, io ero dentro un taxi con la testa all' indietro per guardarlo ed ho subito capito che sarebbe stato un ricordo prepotente e duraturo.

La cosa più fastidiosa non è però la polvere di legno, per quanto non sia simpaticissima c' è una cosa che la supera; la burocrazia, altro che polvere, è quella che si infila dappertutto e rende difficoltosa(E costosa) una cosa all' apparenza semplice.



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