martedì 31 marzo 2009

Demasiado corazon - Troppo cuore



Sarà stata la musica
, è molto che non corro da solo con l' mp3, lo stato di forma finalmente buono, ma stasera non mi sarei mai fermato.

Sulla strada del ritorno di solito o "tiro" l' ultimo km o faccio la salita che gira intorno al cimitero accelerando, questo per allenarmi ai finali di gara, perchè nella corsa come nella vita essere pronti a tutto è tutto*, metti ci fosse un arrivo in salita o da fare una volata .

Stasera ho fatto la salita spinto da Demasiado Corazon di Willy Deville, Troppo Cuore, canzone che mi ricorda l' omonimo libro di Pino Cacucci e al tempo stesso il fatto che non starò mai dalla parte dei gringos, alla fine di essa non sono andato verso casa, ma sono tornato indietro per un altro giro, sotto la pioggia.

E' un po' che non provavo questa leggerezza, dopo la settimana di febbre infatti era cambiato il mio modo di prepararmi per la Maratona di Roma; forzavo perchè volevo "lavorare" anche per i sette giorni inattivi, così facendo avevo perso il piacere del correre per gusto, peraltro senza ottenere nessun risultato sul piano della forma fisica, anzi forse debilitandomi di più con lo stress psicologico dovuto all' allenamento da recuperare.

Dopo vari infortuni e quindi altrettante riprese, o dopo un periodo un po' così arriva, deve arrivare, il momento magico in cui le gambe vanno da sole, la mente è più ilbera, il cuore è..., è..., troppo cuore!



*Non mi ricordo chi l' ha detto

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