mercoledì 20 gennaio 2010

PPP

Mi capita sempre più spesso di pensare a grandi personaggi del passato considerati "fastidiosi" e a quello che avrebbero potuto dire adesso.
Personaggi di cui magari posso non condividere tutto, dei quali però posso ammirare il non temere le conseguenze delle loro uscite.

A volte rimango allibito specialmente di fronte ai giornalisti che intervistano i politici, tutte domandine facili facili, non credo neanche concordate prima, il livello è basso così e basta, probabilmente è quello che ci meritiamo.

Tempo fa pensavo ad Andrea Pazienza e a che meravigliose vignette potrebbe disegnare adesso, poi a Rino Gaetano e alle canzoni che potrebbe scrivere oggi, ora leggo "Scritti Corsari" di Pier Paolo Pasolini e mi domando che cosa ci siamo persi, un grande cervello che in questo momento ci farebbe veramente comodo; un gigante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A volte sono giunto a domandarmi, provocatoriamente ed amaramente, non (più)"chissà che cosa potrebbero dire/fare/creare oggi? quanto..."sarebbero stati compresi/ascoltati/seguiti OGGI?". Oppure più semplicemente (e superficialmente) sarebbero stati adulati "perché è di moda" proprio in una fase della loro vita in cui avrebbero avuto meno o non più molto da dire? Con L.Dalla e R.Benigni (due che apprezzo da quando ero piccolo) credo sia successo più o meno così. Stanno vivendo di rendita in un certo senso. Non so se mi sono spiegato.

Leonechecorre ha detto...

Alla grande Maurizio, Benigni ad esempio non mi piace più da anni, però ci sono dei "duri" che tengono anche da grandi.

(Mi viene in mente Silvano Agosti, ha un cinema a Roma l' "Azzurro Scipioni", non è conosciuto come meriterebbe, però è forte)