sabato 27 ottobre 2012

La strada è vita

Quelle corse che servono, quelle in cui vuoi essere da solo, a volte ci vogliono anche queste, ed oggi era il giorno giusto.
A dire il vero neanche preventivato, avrei dovuto far altro e stava piovendo di brutto, alle otto improvvisamente pausa pioggia, senza pensarci, per la paura che ricominciasse, ho infilato maglietta, calzoncini, scarpe, mp3 e via in strada.
Per i primi due km, fino al sottopasso che prendo sempre, tutto regolare, quello lo vedo come il vero ingresso nella corsa, dato che prima di prendere la strada bianca devo attraversarne di trafficate e quindi stare attento.
Il sottopassaggio del treno insomma come porta, e poi la sensazione di essere a casa, sulla “mia” strada, un luogo di tutti in verità, ma stranamente rassicurante, una riga bianca a forma di lampo che taglia dei campi nella quale
mi piace ritrovarmi.
E allora penso che magari è perchè in generale alla strada non importa che tu sia buono o cattivo, la strada non giudica e accoglie tutti, la strada è vita (Kerouak, ancora lui).
E poi ho anche la musica che mi accompagna, vecchi amici che non conosco di persona ma che valgono più di mille analisi, per la maggiore sono compari rock che hanno vissuto le tue beghe prima di te e te le sanno raccontare meglio, con parole e musica esatte, e se te ne parlano Mick Jagger e Keith Richards puoi crederci.

2 commenti:

Albe che corre ha detto...

Grande ROBY, io quando ho bisogno di correre da solo vado per i boschi ..ed entro in un'altra dimensione!

Leonechecorre ha detto...

Ciao Enri! :)))