sabato 16 giugno 2012

948


Ogni tanto penso che in futuro potrei anche fare una prova di triathlon, avrei difficoltà col nuoto, in verità avrei problemi con tutto; non credo che basti fare una decina di uscite l' anno per definirsi ciclista, e nella disciplina che potrei fare meglio (O meno peggio) ci arriverei già cotto dalle altre due, però mai dire mai.
Chi non ha problemi è invece Federico, un amico che ha corso domenica a Pescara la sua prima prova, e l' ha fatto subito sul 70.3, quella con distanze: 1,9 km di nuoto, 90 km di bici e una bella mezza maratona per chiudere in bellezza.
Non ho idea di come possa essersi sentito Federico, anzi, il 948, quando si è trovato davanti al mare, però sono sicuro che non si è guardato indietro, chi sceglie questo guarda solo avanti e pensa al presente.

Il primo presente come detto sono 1,9 km a nuoto nel mare, notoriamente più difficile che farlo in piscina, senza onde e con i riferimenti della vasca, l' acqua è il primo dei quattro elementi che il triatleta Federico sfida, con la sua pelle sintetica arrivata venerdi e neanche testata prima, meglio così, la testa sarà sgombra da eventuali incertezze post-prova, soffocare i dubbi nella culla: l' istinto del killer.

Il 948 esce dall' acqua dopo 45 minuti, è tempo di mutamenti ora, va fatto di corsa anche questo, adesso si sfida il vento e deve spingere sui pedali, non è un problema, non lo è mai stato per lui, tantomeno oggi che affronta l' infinito, 90000 metri di pedalate prima dell' ultima mutazione, ora è un runner, ed è quello che conosco meglio perchè ho conosciuto Federico così, e ne è nata un' affinità …, boh, non so come spiegarlo, è tanta la gente che corre e tanti sono gli amici conosciuti grazie a questo sport, si può dire che con tutti sei sintonizzato sulla stessa lunghezza d' onda, sulla stessa radio, diciamo che con alcuni hai beccato anche le stesse canzoni ecco.

Ora arriva il fuoco, perchè è quello che c' è nei muscoli quando sono alla disperata ricerca d' ossigeno ma anche nel cuore perchè senti il traguardo avvicinarsi, l' eldorado non è più un miraggio, è a portata,
ma è anche terra, l' ultimo elemento, perchè ora la forza di gravità aumenta, è più difficile alzare le gambe e impostare una corsa regolare e rotonda.
Ma ora non si molla, non più, farlo vorrebbe dire tradire il se stesso che ha nuotato nel mare e sfidato il vento in equilibrio su una bici, tradire il se stesso che ha sottratto momenti preziosi alla vita privata, al lavoro, agli affetti, a tutto quanto per essere qui, ora e per sempre.

Come da copione il 948 non molla e chiude alla grande, dopo la finish-line torna Federico.

Da poco triatleta, o forse da sempre, perchè uomini di ferro si nasce, non si diventa.

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