giovedì 17 maggio 2012

In attesa del Giro


Martedi Giro d' Italia ad Assisi, non è che passa, c' è proprio l' arrivo; imperdibile.
A dire la verità avrei da fare, ma l' apprezzamento del cazzeggio è proporzionale ai doveri che si sono evitati, se non hai niente da fare sono buoni tutti, io ci penso, valuto per dieci lunghi secondi, e poi mi rimprovero che queste indecisioni non le dovrei avere, è roba da grandi.


Il traguardo è in Piazza del Comune, ci arriveranno salendo da Rivotorto, non sarà lo Zoncolan però ci sono punti impegnativi, 5 km finali per una pendenza media all' 8,8 % con tratti al 15%.
Parcheggiamo ai meno 5 e saliamo verso l 'arrivo in cerca del tornante perfetto, o crudelmente, del tratto in cui per la ripidità rallenteranno e sarà possibile vederli meglio, siamo dentro l' attesa, molti ci sono da Ottobre, da quando viene svelato il Giro e sulla riga nera che si sgroviglia per lo stivale cercano una corrispondenza con la propria città, o per lo meno qualcosa vicino.


Perchè la vera essenza è l' attesa, e per spiegare l' attesa valgono le parole di Louis Armstrong riguardo al Jazz: « Se mi chiedi di spiegarti cos'è il jazz, amico, non lo capirai mai. »
E' una bella e calda giornata di Maggio, una birretta ci sta bene e ce la spariamo quando si torna indietro dall' arrivo, poi ci si piazza ai meno 2,5 km circa, aspetteremo qui.
L' avvicinamento dei corridori si indovina dall' aumento progressivo della velocità dei mezzi che li precedono, la strada si fa sempre più stretta, eccoli che salgono verso di noi, arrivano da quel sabato di Ottobre, davanti si riconoscono Pozzovivo, Scarponi e Kreuziger, nel primo gruppo alcuni mi sfuggono, poi quelli senza ambizioni di classifica o i velocisti, a gruppetti o da soli.


Tutti cerchiamo la maglia arcobaleno di Mark Cavendish, l' uomo più veloce del mondo, e arriva, boato.
Dopo sapremo che ha vinto Rodriguez ed è la nuova maglia rosa, facciamo di nuovo un giro al centro di Assisi e intorno ai pullman delle squadre, mezzi spettacolari, incontriamo molti ciclisti; Basso, Cunego, Scarponi, Agnoli, Esjedal, Ulissi...
Riscendiamo verso l' auto e lungo la strada è come se non fosse successo niente; transenne, striscioni e km, per oggi la festa (Gratuita) è finita, tutto è sparito tranne le scritte sulla strada, tutto è finito, rientriamo a casa, nell' attesa del prossimo passaggio.

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